PATTAVINA DIRIGE L’ARIA DEL CONTINENTE AL MARTOGLIO – INTERVISTE

Pattavina dirige l’aria del continente al Martoglio – Interviste. La pièce riesce al meglio, tra regia, cast, i costumi e la scenografia, regalando al pubblico una comicità intelligente, una storia che tra una risata e l'altra sa anche far riflettere sull'importanza della famiglia e delle proprie origini.

PATTAVINA DIRIGE L’ARIA DEL CONTINENTE AL MARTOGLIO – INTERVISTE

Pattavina dirige l’aria del continente al Martoglio – Interviste. Debutta al Teatro Martoglio di Belpasso, giorno 8 febbraio, la commedia L’aria del continente, scritta dal noto Nino Martoglio e prodotta dalla Brigata d’Arte Sicilia Teatro.
La pièce viene proposta in una versione diretta da Pippo Pattavina, che ricopre anche il ruolo del protagonista Don Cola Duscio.

La storia racconta la vicenda di Don Cola, il quale ritorna in Sicilia dopo alcuni mesi trascorsi a Roma, portando però con sé la misteriosa e bellissima cantante Milla Milord (Claudia Sangani), che cattura l’interesse degli amici e familiari di Don Cola.

Da qui la pièce prende il via, seguendo la linea di una comicità intelligente e mai volgare, con un testo in dialetto italianizzato, che tutto gioca sui fraintendimenti verbali e, tra una gag e l’altra, sono numerosi i riferimenti alla cultura italiana e estera, dimostrando come lo spettacolo si configuri come una commedia divertente e acuta allo stesso tempo.

Il grande Pippo Pattavina regala al pubblico un’interpretazione magistrale, dirigendo attentamente e con maestria il resto del cast: Claudia Bazzano (la sorella Marastella), Santo Pennisi (Don Lucino Faro, marito di Marastella), Aldo Toscano (Delegato di P.S), Cosimo Coltraro (Sasà), Luciano Fioretto (Cecè), Anna Nicolosi (Ciccina, cameriera di Cola Duscio), Luca Micci e Federica Amore (Mischilu e Clementina figli di Marastella e Don Faro), Antonio Marino (Tenente), Giovannino Vasta (Orazio, facchino e cameriere del circolo).

Un cast d’eccezione, dunque, ognuno con il suo ruolo fondamentalmente e interpretato al meglio.
A far da sfondo alla commedia in tre atti una scenografia deliziosa, curata nei minimi dettagli, che ricrea con precisione prima la casa di Marastella e Don Lucino, poi il circolo e infine la casa di Don Cola.

Ed è così che la pièce riesce al meglio, tra la regia, il cast, i costumi e la scenografia, regalando al pubblico una comicità intelligente, una storia che tra una risata e l’altra sa anche far riflettere sull’importanza della famiglia e delle proprie origini.

 

 

Valentina Reito

Foto e servizio video Pietro Torre