Mancano ormai poche ore e il pubblico delle grandi occasioni sarà già in preda ai preparativi di abiti, gioielli e acconciature da gran soirée. L’evento è tra i più importanti degli appuntamenti mondani dell’alta società catanese: la “prima” dell’opera al Teatro Massimo Bellini di Catania. Stasera, infatti, ad inaugurare la stagione lirica 2011 è in programma un’opera rarissima che non veniva rappresentata sulle scene italiane da ben sessant’anni. Una vera e propria perla del repertorio di inizio secolo che non ebbe a suo tempo il giusto lustro forse perché fu contestata già sul nascere.
La “Cassandra” di Vittorio Gnecchi è un’opera fantasma, perché dopo la sua prima rappresentazione a Bologna, diretta dal Maestro Arturo Toscanini nel 1905, non fu mai più presa seriamente in considerazione. Il motivo è da far risalire all’ingenuo errore di Gnecchi che fece pervenire una copia della partitura a Richard Strauss per riceverne un parere. Dall’attenta analisi di tale spartito da parte del grande compositore tedesco venne fuori una nuova opera “Elektra” che a quanto pare presenta oltre al soggetto delle analogie ai temi musicali del milanese padre di “Cassandra”. Ovviamente l’opinione pubblica non credette mai alla storia del plagio da parte di Strauss perché la critica non poteva accettare che un compositore talmente famoso potesse “copiare” per di più da un artista di calibro inferiore, così fu più facile additare e porgere ogni bassa accusa nei confronti del povero Gnecchi che a quel punto fu costretto a ritirarsi e concludere così la sua breve carriera musicale.
Dopo tanti anni da questa triste vicenda il produttore greco Nikolaos Velissiotis si imbatté in un articolo che affrontava proprio questo argomento riaprendo così il grosso vaso di Pandora da cui riemersero nuovamente quei vecchi problemi. La costanza e la curiosità di Veilissiotis furono premiate con la “scoperta” dei documenti originali appartenenti a quel bistrattato compositore. Ieri, durante la conferenza di presentazione dell’opera nel foyer del Teatro, Velissiotis ha narrato con gli occhi pieni di rispetto e di orgoglio come sia riuscito a mettersi in contatto con la famiglia Gnecchi che in seguito a questo incontro ha deciso di creare una Fondazione omonima dedicata agli studi sul proprio avo. Successivamente, da questi studi sono anche stati pubblicati dei libri.
Alla presentazione, hanno preso parte anche il famoso soprano Giocanna Casolla, che stasera vestirà i panni di Clitennestra, che si è detta felice di calarsi per la prima volta in un ruolo così apparentemente marginale ma dietro il quale si celano le chiavi dell’intero dramma; il Maestro Donato Renzetti, che stasera dirigerà l’orchestra del Teatro, ha sottolineato il merito del Direttore artistico Will Humbur «per aver scelto di compiere la mossa azzardata di portare in scena un’opera così tanto discussa. Sono convinto che tale decisione arricchirà il prestigio di questo meraviglioso teatro»; la regista Gabriele Rech che ha dato delle anticipazioni sulla messa in scena che continuerà sullo stesso filone interpretativo della rappresentazione dello scorso anno di “Elektra”.
Per l’importante e unico evento non mancheranno tra il pubblico della “prima” gli ospiti d’eccellenza che stasera vedrà in prima fila l’etoile Carla Fracci accompagnata dal marito, il regista Paolo Menegatti, i familiari dello stesso Vittorio Gnecchi, oltre alle massime istituzioni del territorio etneo. Anche il Presidente Napolitano era stato invitato, ma per via dei numerosi impegni istituzionali di questi giorni è stato costretto a declinare l’invito tramite una lettera in cui ringrazia con cordialità e porge i migliori auspici per l’inaugurazione della stagione lirica catanese.
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