Nella splendida cornice dell’avveniristica cantina “Baglio del Cristo di Campobello di Licata”, si è tenuta lo scorso 8 agosto l’elezione del nuovo delegato regionale dellONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino).
È stato scelto il professore Gregorio Calì: 52 anni, di Giarre, maestro assaggiatore dellONAV, delegato della sezione di Catania fin dal 1994. La Sicilia verrà così rappresentata da un esperto, forte anche dell’esperienza professionale di agronomo e docente presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura Mazzei di Giarre, dove insegna Tecnologie Chimico-Agrarie, Scienze dell’Alimentazione ed Enogastronomia, Tecnica di degustazione e Analisi sensoriale, Viticoltura ed Enologia.
Calì è inoltre presidente della Commissione di degustazione di vini della C.C.I.A.A. di Catania, e soprattutto grande appassionato di cultura enogastronomica, in particolare quella della sua amata Etna; un’attività che lo vede spesso impegnato anche nel settore della solidarietà sociale.
I delegati provinciali Tommaso Scavuzzo (Enna), Massimo Maggio (Ragusa), Teresa Gasbarro (Siracusa), Gianni Giardina (Palermo), Salvatore Cammarata (Agrigento), Enrico Toscano (Caltanissetta), Cettina Lanzafame per Gabriele Schillaci (Messina), lo hanno votato all’unanimità.
La Sicilia, con i suoi 3000 assaggiatori diplomati ai corsi tenuti dall’O.N.A.V. nell’isola in oltre tre lustri di incessante attività, la terza regione d’Italia dopo Lombardia e Piemonte. La delegazione regionale conta ben 12 maestri assaggiatori nonché un membro nel Consiglio nazionale dell’O.N.A.V. con incarico di vice presidente, nella persona di Gianni Giardina, enologo, funzionario dellIstituto regionale della vite e del vino, rappresentante dell’O.N.A.V. al Comitato nazionale tutela dei vini.
Dopo aver indicato Pippo Trovato quale segretario regionale, il neo eletto Gregorio Calì ha preso la parola ricordando quanto importante sia stato il contributo dell’O.N.A.V. per la crescita della qualità dei vini siciliani e per la divulgazione di alcuni vitigni autoctoni, quali il Nero d’Avola, il Nerello Mascalese, il Cataratto e il Carricante. Si è quindi soffermato sull’importanza del lavoro in team, strategia che da sempre ha utilizzato per il raggiungimento di ogni traguardo.
Calì ha altresì accennato ai prossimi obiettivi: valorizzare altre aree vocate, come la provincia di Enna; contribuire ad una maggiore divulgazione dei vini siciliani; educare il consumatore al saper bere per qualità e quantità, specialmente i giovani nell’ambito della prevenzione dei rischi collegati all’improprio consumo di alcol. E ancora interagire con i ristoratori nella stesura delle carte dei vini privilegiando quelli regionali; proporsi come punto di riferimento per gli enti preposti allo studio, alla ricerca, alla promozione e alla valorizzazione del vino. In chiusura, naturalmente, un benaugurante brindisi.
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