“Chi si aspettava una soluzione definitiva alla problematica è rimasto profondamente deluso: il cda di GESA, nella riunione di ieri, si è limitato esclusivamente ad approvare il bilancio consuntivo, senza chiarire l’aspetto che, più tra tutti, tiene con il fiato sospeso decine di famiglie, ovvero il futuro delle 86 unità lavorative in esubero”. A parlare è il segretario provinciale della FIT CISL di Agrigento, Nino Stella, che non nasconde le proprie perplessità sulla vicenda, soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate stamane alla stampa dal commissario liquidatore Teresa Restivo, la quale si è affrettata a precisare che il bando non sarà modificato e che, in buona sostanza, si intende procedere lungo la strada tracciata dai sindaci.
“Da parte dei sindaci e di Gesa – chiarisce Stella – vi è stata soltanto una presa di impegno, per altro verbale, e quindi nessuna garanzia per i lavoratori. La FIT CISL reputa tutto ciò inaccettabile e, di contro, pretende immediati chiarimenti in ordine al futuro degli 86 lavoratori. Alla luce dei fatti, perchè non implementare nel bando di gara i cosiddetti servizi aggiuntivi, specificando quali mansioni dovranno svolgere i lavoratori?” “La FIT CISL di Agrigento non può tollerare che si continui a giocare con il futuro dei lavoratori: qualcuno, forse – denuncia Stella – si sente già in campagna elettorale. Chiediamo, infine, che a partire dalla prossima riunione, a sovrintendere i lavori ci sia SE il Prefetto Francesca Ferrandino, a garanzia degli impegni che saranno assunti nei confronti delle famiglie dei lavoratori”.
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