La solare, allegra, frizzante ed effervescente Tosca D’Aquino è Francesca nella commedia brillante “Smetti di piangere Penelope” che in questi giorni sta riscuotendo un enorme successo di pubblico al Teatro Metropolitan di Catania e dal 17 al 27 novembre sarà in tour al Teatro Massimo di Palermo.
Televisione, cinema e teatro, ma qual è il suo primo amore?
“Nasco dal teatro anche grazie ai miei studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Da lì, piano piano ho scoperto anche la televisione e il cinema. Il grande schermo sicuramente è un grande amore però il teatro ti da il contatto con il pubblico. Si apre il sipario e c’è il baratro, una specie di rapporto carnale. La tv, invece, è un grande gioco ma è anche un mezzo interessante perché attraverso l’obiettivo si riesce a far filtrare tutto. Sicuramente però se hai fatto teatro puoi lavorare in tutti gli altri settori perché solo sul palcoscenico puoi vivere la vera arte”.
Guardando la televisione di oggi, cosa boccia e cosa promuove?
“In questo momento vanno molto i reality. Io non li amo però è una forma moderna di spettacolo. Apprezzo molto quelli finalizzati a qualcosa come il canto, la danza o la cucina. Mi diverte guardare Milly Carlucci e il suo “Ballando con le stelle” perché comunque si vedono i miglioramenti dei protagonisti ma invece trovo avvilente vedere dei concorrenti che si lasciano “vivere” in una isola o all’interno di una casa. Come diceva il grande Eduardo: la realtà vera non interessa a nessuno”.
Quanto è difficile far ridere la gente?
“Far piangere è più facile. Per far divertire devi avere i famosi tempi comici e o c’è li hai o non c’è li hai. Non si possono inventare. Anche i comici attuali infatti si ispirano ai grandi del passato con i loro meccanismi. Nel mio caso sicuramente l’essere napoletana mi ha aiutato molto”.
Cosa ricorda con maggiore entusiasmo dei suoi esordi?
“Avere lavorato con Pieraccioni è stata davvero una bella esperienza. Ci siamo divertiti e credo che si sia notato sullo schermo. Leonardo è una persona davvero in gamba, molto brava nel suo lavoro. Lui già sapeva cosa voleva realizzare. Sul set si respirava un’aria leggera e allegra. La stessa aria che si viveva accanto a Giorgio Panariello. Con entrambi ho lavorato in un clima disteso con una perfetta alchimia tra magia e divertimento”.
Nella commedia “Smetti di piangere Penelope” interpreta una donna che vuole avere un figlio, ma nella vita privata Tosca D’Aquino che madre è?
“Una mamma che fa i salti mortali tra casa, famiglia e lavoro. Però sicuramente più fortunata di tutte quelle donne che purtroppo oggi escono tutti i giorni al mattino e tornano la sera senza poter stare con i propri figli. Essendo fuori casa per diversi mesi forse tendo un po’ a viziare e coccolare di più i miei figli però sull’educazione e sulla serietà da tenere sono meno napoletana e più tedesca”.
Progetti futuri?
“Ho fatto parte del cast della fiction “La vita di Anita” che sarà trasmessa su Rai Uno. Una bella storia d’amore tra Garibaldi e Anita dove interpreto una prostituta con un ruolo drammatico. Al cinema invece sarò la moglie di Vincenzo Salemme nel film di Carlo Vanzina “Buona Giornata” in uscita nei prossimi mesi”.
Simone Russo
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