Costa Crociere dovrà rispondere nei confronti dei viaggiatori, sia a titolo di responsabilità contrattuale, in qualità di Tour Operator, sia a titolo di responsabilità extracontrattuale, in violazione del più generale principio del “neminem laedere”. Aldilà delle effettive responsabilità, in corso di accertamento da parte delle competenti autorità, secondo la normativa vigente, tutti i passeggeri della Costa Concordia hanno diritto al risarcimento dei danni patiti, biologici, patrimoniali e non patrimoniali, derivanti dai disagi e dallo stress causato dall’evento, tenuto conto anche delle ripercussioni psicologiche che inevitabilmente hanno subito.
Veroconsumo, associazione regionale di consumatori e famiglie, con il supporto dei propri esperti in diritto del turismo, dei trasporti e della navigazione, ha deciso di fornire assistenza legale a tutti i passeggeri della nave che si rivolgeranno all’associazione, al fine di far ottenere loro un equo ristoro dei danni subiti nella maniera più celere ed adeguata. Invitiamo i passeggeri, interessati a ricevere la ns. assistenza, a fornirci la loro testimonianza, eventuale materiale fotografico e video, copia del contratto di viaggio (se smarrito, reperibile mediante agenzia di viaggio), documentazione fiscale attestante le spese sostenute, i certificati medici relativi ad eventuali lesioni subite, e l’elenco, più dettagliato possibile, dei beni di valore lasciati sulla nave o danneggiati. Si invitano tutti coloro che fossero interessati, a contattare, al più presto, Veroconsumo attraverso il sito internet www.veroconsumo.it o inviando una email a segreteria@veroconsumo.it o chiamando il numero di telefono: 095-7374361.
Intanto continuano le ricerche dei dispersi a bordo del relitto della Costa Concordia già nella prima mattina, come ha comunicato il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. Mentre è confermato il numero delle vittime, fermo a 11, stamattina sono stati identificati altri due cadaveri dei cinque ritrovati. Si tratta di due cittadini francesi Jeanne Gannard e di Pierre Gregoire. Al momento sono 21 le persone che mancano all’appello e per i soccorritori è iniziata una vera corsa contro il tempo. Lo scafo della nave infatti sembra abbia iniziato a inabissarsi. A dirlo è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che teme un peggioramento della situazione non solo per la posizione precaria della nave su un fondale roccioso, ma anche il maltempo previsto nei prossimi giorni.
Commenta per primo