PRIMARIE PALERMO: LA PROCURA INDAGA E LA BORSELLINO FORMALIZZA IL RICORSO

Si chiama Francesca Trapani, la rappresentante di lista, di Fabrizio Ferrandelli che risulterebbe indagata dalla procura palermitana per presunte attività illecite nello svolgimento delle elezioni di domenica scorsa nel gazebo del quartiere Zen. La procura aveva aperto un’inchiesta su presunte irregolarità denunciate sul voto di domenica scorsa in un seggio delle primarie nel quartiere popolare dello Zen. Gli investigatori stanno indagando sull’ipotesi di compravendita – per cifre molto basse – di alcuni voti, compiendo una serie di perquisizioni. Ferrandelli, vince a sorpresa contro la favorita Rita Borsellino, europarlamentare e sorella di Paolo magistrato ucciso dalla mafia nel 1992. La vittoria per 151 voti del giovane bancario, 31 anni, impegnato nel sociale ha fatto nascere sospetti da parte dei sostenitori di Borsellino, appoggiata dalle segreterie nazionali di Pd, Sel, Idv, Rifondazione comunista e Verdi. Ieri però Borsellino, pur parlando di “pesantissime ombre” sul voto, ne ha accettato comunque l’esito. Non la pensa così l’ex sindaco del capoluogo sicliano, oggi esponente dell’Idv Leoluca Orlando che ha chiesto l’annullamento delle primarie. Si accusa Ferrandelli, ex consigliere comunale dell’Idv in rotta col suo partito, è quella di aver vinto grazie ai voti di “migliaia di elettori di centrodestra”, ha detto Orlando, e di essere sostenuto dall’attuale presidente della Regione Sicilia, l’autonomista Raffaele Lombardo. A sostegno di Ferrandelli si sono espressi esponenti del Pd favorevoli all’alleanza con Lombardo e con il Terzo Polo, contro cui è schierata Borsellino. Ma il candidato aveva dalla sua anche esponenti “di sinistra” dell’Idv in dissenso con Antonio Di Pietro, come l’eurodeputata Sonia Alfano.

Rita Borsellino, sconfitta alla primarie, ha presentato istanza al collegio dei garanti contestando l’elezione di Fabrizio Ferrandelli. L’entourage di Borsellino fa sapere che si tratta di un atto formale previsto dal regolamento, per permettere ai garanti di verificare le procedure e la regolarità del voto. “I fatti di cronaca di ieri hanno appesantito ancora di più le ombre attorno alle Primarie di domenica – ha detto la Borsellino – Ho preso atto del risultato nel rispetto del lavoro fatto dalla Commissione elettorale. E nel rispetto dei cittadini ho ritenuto necessario oltre che un atto dovuto richiedere l’esame del Collegio dei garanti perché sia fatta chiarezza. Senza una richiesta formale, la Commissione dei garanti non avrebbe potuto intervenire”. Ieri la procura palermitana aveva aperto un’inchiesta su presunte irregolarità denunciate sul voto di domenica scorsa in un seggio delle primarie nel quartiere popolare dello Zen. Ieri però la Borsellino, pur parlando di “pesantissime ombre” sul voto, aveva detto di accettarne comunque l’esito.

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