CALCIO SERIE A: CATANIA NON MOLLA E RIMONTA, 2-2 AL SAN PAOLO

Succede tutto nel secondo tempo al San Paolo. Prima il Napoli sfrutta due errori del Catania in fase di impostazione e due accelerazioni irresistibili di Lavezzi e Pandev permettono a Dzemaili e Cavani di regalare il doppio vantaggio alla squadra di casa; poi i partenopei calano dal punto di vista dei nervi e vengono puniti dalla specialità dell’armata di Montella: i calci da fermo. Due angoli di Llama e due reti, di Spolli e Lanzafame, che completano l’incredibile rimonta e portano a sette i risultati utili consecutivi per i rossazzurri. Nel Napoli importanti le assenze di Paolo Cannavaro, Maggio e Inler, nel Catania manca ancora Motta. Montella decide di adattare il modulo alle caratteristiche degli avversari, scegliendo un 3-5-2 che in fase difensiva diventa 5-3-2, con Izco e Marchese attenti a chiudere su Dossena e Zuniga. Sono proprio i due esterni partenopei a rendersi pericolosi nel primo tempo, crescendo, come tutto il Napoli, col passare dei minuti. È in particolare a sinistra, con Dossena e Lavezzi, che gli azzurri si rendono pericolosi, mettendo in difficoltà Izco, più di una volta in mezzo ai due avversari. Dopo un avvio di studio, è il Napoli a fare la partita, trascinato da un Gargano in grande spolvero, sia in fase di rottura che di costruzione.

Nel Catania in ombra Lodi, pedinato da Hamsik e assente ingiustificato in fase di impostazione, mentre è come sempre generosa la prova di Almiron. Gomez appare più in palla di Barrientos, leggermente disorientato nella nuova posizione leggermente più arretrata, ma i rossazzurri faticano a servire Bergessio e a trovare la giocata giusta negli ultimi 25 metri. Nel secondo tempo sembra di assistere ad un altro match, diametralmente opposto. Finita la fase di studio, fioccano le occasioni da gol sin dai primi istanti. Ci provano subito Hamsik e Cavani, ma al 5’ è Gomez, ottimamente imbeccato da Bergessio, a fallire la palla del vantaggio da ottima posizione. Al 57’, Mazzarri opera una sostituzione che modifica gli equilibri del match: fuori un evanescente Hamsik, dentro Pandev.

Sebbene il Papu Gomez provi a mantenere alta la tensione sui difensori del Napoli, l’ingresso del macedone spacca la partita, dando ai partenopei quella imprevedibilità in avanti che era mancata fino a quel momento. Dopo un’azione personale di Gomez al 59’, solo Napoli in campo. Bastano sei minuti ai ragazzi di Mazzarri per mettere in ghiaccio il match. Al 61’, errore di disimpegno di Legrottaglie, break di Lavezzi, rimpallo al limite sui piedi di Dzemaili e destro dello svizzero all’incrocio. Nulla da fare per Carrizo, che vede sfumare l’obiettivo del quarto “clean sheet” consecutivo. Al 67’, altro errore di costruzione, stavolta di Lodi, accelerazione di Pandev, assist vincente per Cavani che prima centra il palo e poi ribadisce in rete, sfruttando anche un goffo intervento di Spolli.

Due a zero e partita virtualmente chiusa, anche perché Pandev continua a dare noie alla difesa rossazzurra e Bergessio è inconcludente. Mister Montella prova a rendere più offensivo il suo Catania con l’ingresso di Llama per Marchese. Non riuscendo a sfondare con il gioco, il Catania sfrutta quella che quest’anno è diventata un’arma quasi sempre infallibile: i calci piazzati. Al 74’, angolo di Llama e zuccata di Spolli che accorcia le distanze. A 5 dal termine, ancora angolo di Llama e deviazione vincente del neo-entrato Lanzafame per l’incredibile pareggio rossazzurro, con tanto di corsa e abbraccio all’Aeroplanino. Tra i due gol degli etnei, Dzemaili si era divorato il gol del 3-1, il che acuisce il rammarico per Mazzarri e i suoi. Il Catania si conferma squadra del momento, con i suoi 42 punti e un entusiasmo travolgente, dimostrando di giocare alla pari con chi lotta per un posto Champions, oggi come domenica scorsa con la Lazio. Il Napoli ottiene il secondo 2-2 consecutivo, subendo oggi la stessa doppia rimonta inflitta all’Udinese domenica scorsa e perdendo due preziosi punti in chiave terzo posto.

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