Palermo è crocevia di partiti e leader delle diverse formazioni politiche in vista delle elezioni di maggio. Oggi ha parlato Francesco Storace, segretario de La Destra, partito che sostiene la candidatura di Massimo Costa. Proprio Storace non ha proprio risparmiato critiche ai partiti: “C’è chi in parlamento ci sta da 30 anni: parlo di Fini, Casini, Rutelli. Per carità, persone che avranno anche dato lustro alla nazione, ma 30 anni sono tanti. La politica si può fare pure a casa. Come sto lontano dal Parlamento? Bene – Oggettivamente non se ne può più di questo Governo: ho sempre detto di voler staccare la spina a un Esecutivo che, fra tasse e liberalizzazioni fasulle, ha già fatto abbastanza per danneggiare la vita degli italiani. La nostra forza politica crede che la democrazia sia ancora un valore: vorremmo pertanto un Governo eletto dal popolo. Ci sono una serie di polemiche che sembrano fatte apposta per danneggiare le persone – ha aggiunto -. È vero, la borsa, le azioni, il mercato, sono importanti, però conta anche la vita della gente e questo massacro quotidiano vede finora il suicidio di 23 imprenditori. Ci sono imprenditori che preferiscono morire, piuttosto che combattere il Fisco. Bisogna stare attenti e non sottovalutare questa questione”.
Rimborsi ai partiti e stipendi dei parlamentari sono temi sempre all’ordine del giorno: “In Regione Lazio abbiamo presentato una mozione per chiedere il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, perchè qualche anno di sacrificio possono farlo anche loro, sia quelli nazionali sia quelli regionali. Con 5 mila euro al mese ci puoi campare alla grande, ma oggi ci sono cifre spropositate: continuare a percepirle è un insulto alla miseria. Sono anche per il dimezzamento dei rimborsi elettorali, ma non voglio che si prendano in giro i cittadini. Ho letto – ha proseguito – la legge sulla quale si sta discutendo e c’è scritto addirittura che i partiti possono investire solo su titoli di Stato. Mi chiedo: perchè i partiti devono investire? Per caso hanno degli utili? Se ci sono li taglino, oppure li rimborsino, magari creino servizi e non case per la famiglia del nord. I soldi? Fanno la fine della casa di Montecarlo. Non ha senso che i partiti si trasformino in agenzie immobiliari. Negli anni di piombo – ha concluso – noi le case ce le compravamo con i mutui, o ce le bruciavano, ma quell’epoca è finita. Oggi c’è un mercato e gli affitti si possono sostenere. Nell’inchiesta che riguarda la Lega ho letto sulle carte sono spuntati pure dei diamanti, questo è qualcosa che a me fa schifo veramente”.
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