Termina due a due l’anticipo del sabato sera tra Roma e Catania. Una sfida a tratti spettacolare e come sempre dall’alto contenuto nervoso, data la rivalità tra le due compagini che in questi anni si è andata consolidando. Le quattro reti arrivano tutte nella ripresa, dopo che Totti nel primo tempo aveva fallito un calcio di rigore. Sfida del cuore per il grande ex Vincenzo Montella, il cui nome è sempre più insistentemente accostato al dopo-Luis Enrique. L’Aeroplanino può schierare la formazione-tipo, dovendo rinunciare al solo Spolli squalificato, sostituito da Bellusci; il tecnico basco premia il buon stato di forma di Marquinho e ritrova Borini e Osvaldo in avanti, assieme al capitano Francesco Totti.
Nel primo tempo sono poche le variazioni rispetto al tema delle ultime partite rossazzurre: poche idee, poco mordente e molta sufficienza. Gli etnei subiscono la voglia dei giallorossi, ancora in corsa per l’Europa, che nei primi 45 minuti costruiscono molto in zona-gol, tenendo sempre alta la pressione ma trovando sempre un ottimo Carrizo a dire di no. Strepitoso il portiere argentino in occasione del penalty concesso al 9’ per fallo su Borini: dopo la prima respinta, Totti calcia alta anche la ribattuta. Carrizo si farà trovare pronto anche su Gago e ancora Totti, mentre il Catania si affida alle micidiali ripartenze di Gomez, innescate molto spesso da errori di misura dei giallorossi, che trovano però sempre attento Lobont.
Nella ripresa, ancora tanto spettacolo ma finalmente la palla comincia ad entrare. Succede tutto tra il 52’ e il 77’, minuti nei quali va in gol Totti, che festeggia al meglio le 500 presenze in serie A, prima con un sinistro preciso dal limite e poi sfruttando un preciso assist di Pjanic. In mezzo, al 57’ il pareggio di Lodi dal dischetto, per fallo di Heinze su Barrientos, e al 67’ lo splendido gol di Marchese, su preciso schema perfettamente realizzato dai ragazzi di Montella. Col passare dei minuti, a partire dal momentaneo vantaggio rossazzurro, la partita s’infiamma e diventa a tratti cattiva, con episodi da moviola anche a palla lontana. Nel finale dentro Catellani per uno stremato Bergessio, mentre nella Roma entrano Bojan e Lamela. Sarà proprio l’argentino ad avere sui piedi la palla del 3-2, ma Carrizo ancora una volta si oppone in maniera decisiva.
Seppur per 45 minuti si è rivisto all’Olimpico il Catania che tanto ha fatto gioire i tifosi etnei quest’anno, quella ricetta fatta di coperture e ripartenze che ha permesso ai rossazzurri di presidiare le posizioni nobili della classifica. Per la Roma quinta gara senza vittorie ed Europa League sempre più lontana, mentre sembra ogni giorno più vicino l’addio di mister Luis Enrique, già duramente criticato dalla tifoseria giallorossa. Quella in casa del Cesena potrebbe essere pertanto l’ultima sulla panchina romanista per il tecnico spagnolo; il Catania sarà invece impegnato al Massimino contro l’Udinese che coltiva ancora la speranza di raggiungere il traguardo-Champions League per il secondo anno di fila.
ROMA-CATANIA 2-2 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: 7′ st Totti, 13′ st Lodi (rig), 22′ st Marchese, 32′ st Totti.
ROMA (4-3-1-2): Lobont; Taddei, Kjaer, Heinze, Marquinho; Gago, De Rossi, Pjanic (41′ st Simplicio); Totti; Osvaldo (20′ st Bojan), Borini (26′ st Lamela). In panchina: Curci, Perrotta, Greco, Tallo. Allenatore: Luis Enrique.
CATANIA (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio (36′ st Catellani), Barrientos (38′ st Seymour). In panchina: Terracciano, Capuano, Calapai, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Montella.
ARBITRO: Peruzzo di Schio.
NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Al 9′ pt Carrizo respinge il rigore calciato da Totti. Ammoniti: De Rossi, Barrientos, Taddei, Lodi. Angoli: 14-4. Recupero: 1′; 5′.
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