Finale Emilia (Mo) – (nella foto la torre antica di Finale Emilia semidistrutta) – La breve ma intensa scossa di magnitudo 5.1, avvertita alle 15.18, ha provocato il crollo della torre dell’Orologio e di un imponente muro, situato in una strada di collegamento tra piazza Garibaldi e piazza Verdi. Un vigile del fuoco è rimasto coinvolto nel crollo e dopo l’intervento dei colleghi, delle forze dell’ordine e dell’ambulanza è stato trasportato in ospedale. Secondo quanto appreso era privo di coscienza e le sue condizioni sarebbero serie. Non sono gravi i feriti, circa una cinquantina, medicati al pronto soccorso di Carpi, Mirandola e al punto di primo intervento di Finale Emilia. Secondo quanto riportato dall’Ausl di Modena e dal referto dei feriti, si tratta di lievi contusioni di origine traumatica, causate soprattutto da cadute o urti durante la fuga. Rispetto alla gravità, in particolare si sono registrati 23 codici uno, di cui sei di natura internistica, cinque codici due dovuti a episodi traumatici di cui uno di natura interistica. E’ stato inoltre completato il trasferimento, a scopo precauzionale, di circa 120 pazienti dagli ospedali di Finale Emilia e di Mirandola. Nell’operazione sono stati impiegati 34 mezzi di soccorso e trasporto, 28 messi a disposizione dal mondo del volontariato e sei dalla centrale operativa del 118.
Bologna – Sono 6 le vittime del terremoto di magnitudo 5.9 che ha colpito l’Emilia Romagna alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. Una scossa forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l’Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici. Il sisma è stato avvertito in tutto il Nord Est.
Le vittime del sisma – Quattro morti sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant’Agostino Ceramiche, un’altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un’altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant’Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. A uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia.
Più di tremila gli sfollati – La gente è scesa in strada per la paura. Sono circa tremila gli sfollati tra Modena, Ferrara e Bologna, a causa dell’inagibilità delle loro abitazioni. Nello specifico sono state sfollate circa 2.200-2.500 persone in provincia di Modena, 400 nel ferrarese e circa 20 a Bologna. Attivate le colonne mobili per assicurare agli evacuati un riparo per la notte. Evacuati i 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese, mentre all’ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale. A Ferrara è arrivato il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli.
Oltre ottanta le repliche di terremoto – Sono state oltre 80 le repliche del terremoto. Le ultime registrate finora, di magnitudo fra circa i 4 e i 5, “rientrano negli eventi attesi dopo una scossa di quell’intensita”, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Delle oltre 80 repliche registrate finora, sei o sette sono state piuttosto intese, con una magnitudo superiore a 4, per la maggior parte le scosse sono state di magnitudo compresa fra 3 e 4. L’elemento interessante, ha proseguito Amato, emerge dalla distribuzione delle repliche: “Sono distribuite su un’area molto più estesa di quanto ci si aspetto in un terremoto di questo tipo, al punto che non si può escludere che si tratti di una singola faglia”. Ultima replica breve ma fortissima 5,1 con epicentro Finale Emilia (Mo) ha fatto danni a quasi tutti gli edifici antichi, crollati l’antica torre con l’orologio e una parte del castello comunale.
INGV – dalle ore 17.00 presso la sede capitolina dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in via di Vigna Murata, 605 verrà è in corso una conferenza stampa. Presente il Prof. Stefano Gresta, presidente dell’INGV, Claudio Chiarabba, funzionario di sala sismica e i sismologi Warner Marzocchi e Concedtta Nostro. Verranno forniti gli aggiornamenti della sequenza sismica in atto.
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