“All’ospedale Cannizzaro presto sarà realizzata una struttura d’eccellenza da 112 milioni di euro per curare i tumori con la radioterapia “intelligente” complesso ospedaliero unico nel centro-sud. Già il pubblicato bando europeo”.
Un investimento di oltre 112 milioni di euro, una stima di 1.600 pazienti l’anno provenienti dall’intero Sud Italia e, soprattutto, per i pazienti siciliani ma anche di altre regioni meridionali, la possibilità di evitare costosi “viaggi della speranza” nel tentativo di curare con le tecniche più avanzate tipi di cancro altrimenti non trattabili. Sono i “numeri” del nuovo “Centro clinico di protonterapia” che sorgerà nell’ospedale Cannizzaro di Catania e consentirà la cura dei tumori attraverso un particolare tipo di radioterapia “intelligente” capace di colpire solo i tessuti malati usando fasci di protoni. Si tratta della prima struttura del genere nel Mezzogiorno: l’unica finora attiva a livello nazionale si trova a Pavia.
Il centro sorgerà su un lotto a sud-est dell’area del Cannizzaro, nei pressi del padiglione L, di circa 11mila mq (di cui 5mila ospiteranno l’edificio), si avvarrà in previsione di 58 unità di personale altamente specializzato e accoglierà circa 1.620 pazienti l’anno, a fronte di un bacino di riferimento di oltre 3.500 pazienti potenziali, per interventi su patologie oncologiche altrimenti non trattabili. L’adroterapia, o protonterapia, infatti, aumenta l’efficacia delle cure e la sopravvivenza dei pazienti, riducendo o eliminando i danni causati dalla radioterapia convenzionale. Utilizzando “particelle nucleari” pesanti (protoni) che possono essere indirizzate con eccezionale precisione su bersagli di piccole dimensioni, questa innovativa tecnica è quindi straordinariamente adatta al trattamento di tessuti malati vicini a organi critici da non irradiare (come il nervo ottico per l’occhio, il cervello, la spina dorsale, il polmone), nonché nella lotta contro i tumori radioresistenti e dunque “non trattabili”. L’uso dei protoni è particolarmente importante, inoltre, nei tumori pediatrici, perché risparmiando i tessuti sani non pregiudica il normale accrescimento di altri organi del bambino.
«Il centro di adroterapia – spiega il dott. Francesco Poli, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro – si pone come riferimento in termini di possibilità di cure offerte e di modello di gestione previsto. Frutto del risultato della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Regione Siciliana e lo stesso Cannizzaro, il progetto dal punto di vista industriale e sanitario è coerente con la programmazione regionale, nazionale e comunitaria, come il Piano oncologico nazionale, il Programma operativo Fesr Sicilia, il Pon Ricerca e competitività. Le terapie così finalmente possibili anche a Catania – conclude Poli – miglioreranno sensibilmente la qualità della vita di migliaia di pazienti oncologici e contribuiranno ad invertire la mobilità sanitaria, risparmiando ai malati l’onere di spostarsi nel Nord Italia o all’estero per curare patologie gravi e complesse» .
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