La partita del cuore per tanti catanesi si trasforma nella partita delle polemiche e delle recriminazioni. Il Massimino registra il tutto esaurito per la partita contro la capolista Juventus, imbattuta da 47 turni in campionato. Partita divertente, terreno pesante, grande cornice di pubblico ma al fischio finale sono ben pochi i sorrisi in casa Catania. Due episodi, uno per tempo, entrambi decisivi, viziano la vittoria dei bianconeri per uno a zero, scatenando l’ira di giocatori e tifosi etnei. Nel primo tempo annullato il gol del possibile vantaggio rossazzurro per presunto (ed inesistente) fuorigioco di Bergessio; nella ripresa è millimetrico (ma ravvisabile) il fuorigioco di Bendtner sugli sviluppi dell’azione che porta al gol-partita di Vidal. Tutto ciò nulla toglie alla grande prova del Catania, che ha affrontato alla pari per larghi tratti del match la più forte squadra italiana. Com’è ovvio rimane l’amaro in bocca per gli episodi da moviola, su cui molto si discuterà nei giorni a venire.
Le scelte di Conte e Maran. Dopo la delusione in Champions e in vista del turno infrasettimanale di mercoledì prossimo, il tecnico bianconero opta per un mini-turnover, con Pogba a centrocampo al posto di Marchisio e con l’esordio dal primo minuto del danese Nicklas Bendtner in avanti accanto a Vucinic. Piccola rivoluzione in casa Catania, con Maran che decide di arginare la corazzata bianconera schierando un 3-5-2 speculare al modulo juventino. Esordisce dal primo minuto Rolin in difesa (quasi 4 milioni spesi in estate per portarlo in Sicilia), mentre Izco e Marchese presidiano le fasce. Barrientos parte sulla linea dei centrocampisti, Gomez invece affianca Bergessio in avanti.
Barrientos secondo regista; Pogba aiuta Asamoah. Nel Catania gli unici dubbi della vigilia riguardavano chi dovesse tenere d’occhio Pirlo: si pensava a Barrientos, ma il Pitu affianca e aiuta Lodi in cabina di regia, mentre di fatto è Gomez ad abbassarsi in fase difensiva per controllare il regista bianconero. Nella Juventus l’unica variazione tattica riguarda la posizione di Pogba, che rispetto a Marchisio si inserisce meno e si allarga di più provando a creare superiorità sulla sinistra in duetto con Asamoah.
Bianconeri pericolosi sulle fasce; il Catania punge quando alza i ritmi. Primo tempo giocato ad altissima intensità da entrambe le compagini, con occasioni e folate da una parte e dall’altra. La Juventus sfonda e si rende insidiosa soprattutto con le discese di Asamoah e Lichtsteiner, abilissimi a puntare e saltare l’uomo. Il Catania fatica inizialmente a costruire gioco, rendendosi poi pericoloso con verticalizzazioni rapide e rasoterra. Ritmi alti, tante chance, un episodio da moviola al 26’. Bergessio trova il gol dopo un colpo di testa di Spolli respinto dal palo. La rete viene inizialmente convalidata da Gervasoni, il quale però annulla dopo qualche secondo su segnalazione del giudice di porta Rizzoli per una presunta posizione di fuorigioco dell’attaccante argentino. La partita si accende, gli animi si scaldano e il Catania prende 5 gialli in 45 minuti. Nel finale di tempo, Andujar toglie dalla porta il tiro a botta sicura di Vucinic.
Al Catania non basta il cuore; Vidal è freddo. Nella ripresa prosegue lo spettacolo agonistico iniziato nel primo tempo: la Juve morde, il Catania non ha timore reverenziale. E dopo molti tentativi sugli esterni, i bianconeri trovano il vantaggio da un’imbucata centrale. Pogba serve Bendtner in posizione dubbia, il danese calcia su Andujar, sulla ribattuta Vidal è il più rapido e deposita in rete il vantaggio ospite. Dopo 57 minuti si rompe l’equilibrio al Massimino, dieci minuti dopo Marchese si becca il secondo giallo della sua gara e lascia il Catania in dieci alla ricerca del gol del pari. Maran inserisce Castro e Morimoto, Bergessio si batte come un leone tra i tre centrali della Juventus ma non basta il cuore al Catania per risollevare le sorti di un match evidentemente viziato da un clamoroso errore arbitrale. Nel finale gli etnei si sbilcanciano e gli ospiti sfiorano più volte il raddoppio in contropiede, con Andujar miracoloso su Bendtner, Vidal e Giovinco.
Il tabellino.
CATANIA-JUVENTUS 0-1
MARCATORE: Vidal al 12′ s.t.
CATANIA (3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Izco, Almiron (34′ s.t. Biagianti), Lodi, Barrientos (24′ s.t. Castro), Marchese; Bergessio, Gomez (36′ s.t. Morimoto). (Frison, Messina, Potenza, Alvarez, Ricchiuti, Salifu, Capuano, Doukara). All.: Maran.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (44′ s.t. Caceres), Vidal, Pirlo, Pogba (46′ s.t. Padoin), Asamoah; Bendtner, Vucinic (33′ s.t. Giovinco). (Storari, Rubinho, Pepe, De Ceglie, Giaccherini, Isla, Marrone, Quagliarella, Matri). All.: Alessio (Conte squalificato).
ARBITRO: Gervasoni.
NOTE: Espulsi: al 30′ p.t. il presidente del Catania Pulvirenti per proteste; al 22′ s.t. Marchese per doppia ammonizione. Ammoniti: Rolin, Asamoah, Spolli, Barrientos, Legrottaglie, Vidal, Padoin. Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
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