Dopo le polemiche per il match con la Juventus, torna il Catania “formato Massimino” che in questi anni ha dato tante soddisfazioni ai propri sostenitori. Annichilita la Lazio di Petkovic, sotto per 3 a 0 già alla mezzora. Il 4 a 0 finale è frutto di una gara giocata con attenzione e concentrazione per tutti e novanta i minuti, come dimostrano le rarissime sortite biancocelesti dalle parti di Andujar. Mattatore indiscusso della partita il Papu Gomez, autore di due gol di pregevole fattura e di un assist al bacio per Barrientos, mentre l’altra rete è stata messa a segno da Lodi su rigore. Il Catania sale dunque a 15 punti assieme ad Atalanta e Parma, a ridosso delle primissime posizioni.
Le scelte di Petkovic e Maran. Il tecnico biancoceleste ha il problema di sostituire lo squalificato Klose: è Rocchi a vincere il ballottaggio con Kozak. L’assenza dell’acciaccato Gonzalez obbliga Petkovic al 4-1-4-1 con Cavanda terzino sinistro, Ledesma alla regia e Lulic esterno sinistro. Nel Catania rientrano Legrottaglie, Marchese e Barrientos e ritorna il solito 4-3-3 con Alvarez terzino destro e Izco a centrocampo alla destra di Lodi.
Ospiti a trazione anteriore; nel Catania spazio per gli interni. Modulo spregiudicato per la Lazio che lascia il solo Ledesma davanti la difesa, affidandosi ai quattro uomini sulla trequarti per impensierire la retroguardia etnea. In fase difensiva è Hernanes a retrocedere la propria posizione, attento soprattutto ai tagli degli esterni offensivi del Catania. Dall’altro lato, molte le proiezioni offensive di Izco e Almiron, sempre pronti a sfruttare lo spazio creato dai tagli di Gomez e Barrientos. Combattuto ed equilibrato lo scontro Alvarez-Lulic.
Cavanda è l’anello debole; il Catania è cinico. In avvio gli ospiti mettono subito in chiaro il proprio intento, prendendo in mano il pallino del gioco e provando a fare la partita, sfiorando il vantaggio con Rocchi al 4’. Il Catania si affida alle ripartenze ed è micidiale all’ottavo minuto proprio su capovolgimento di fronte: servito al limite, Gomez entra in area e batte Bizzarri sul primo palo con un sinistro all’incrocio. La Lazio non sbanda e prova ancora a costruire gioco, sebbene siano gli etnei a sfiorare il raddoppio con Barrientos al 16’. Questione di pochi minuti e il 2 a 0 si materializza: Barrientos trova Izco con un filtrante preciso, cross dell’argentino, mani di Dias e calcio di rigore. Dagli undici metri Lodi è freddo e non sbaglia. Sono tante le sortite dei padroni di casa sul lato di Cavanda, che vive un primo tempo da incubo sbagliando praticamente tutto. Non va meglio a Candreva, pericoloso in proiezione offensiva ma sbadato tatticamente quando lascia solo Marchese, puntuale nelle discese. Proprio da un cross del terzino siciliano nasce il terzo gol, al 28’, ancora con Gomez. Unica tegola nel primo tempo da manuale del Catania è l’infortunio a Bergessio, che al 25’ lascia il posto a Doukara.
Petkovic cambia ma la Lazio non punge; Barrientos mette il sigillo. Il tecnico serbo prova a dare una svolta ai suoi, rivoluzionando modulo e uomini all’intervallo: fuori Cavanda ed Hernanes, dentro Brocchi e Floccari per un 4-4-2 ultra-offensivo. La ripresa però si gioca a ritmi blandi, favorendo i palleggiatori del Catania e rendendo vane le sortite biancocelesti. Floccari e Mauri provano a ricevere sulla trequarti, ma Rocchi è sempre chiuso alla perfezione dal duo Spolli-Legrottaglie. Unici pericoli dalla distanza, ben gestiti da Andujar. La Lazio preme e si scopre, il Catania colpisce ancora di rimessa: fuga di Gomez, assist perfetto per Barrientos che batte Bizzarri facendo impazzire il Massimino. Tutto perfetto, per una volta. Petkovic gioca il tutto per tutto inserendo anche Kozak ma non è giornata per gli ospiti. Nel finale è addirittura il Catania a sfiorare la “manita” con Castro, subentrato a Gomez.
Il tabellino.
CATANIA-LAZIO 4-0
MARCATORI: Gomez al 9′ e 29′, Lodi su rig. al 25′ p.t., Barrientos al 24′ s.t.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (dal 19′ s.t. Biagianti); Barrientos, Bergessio (dal 26′ p.t. Doukara), Gomez (dal 25′ s.t. Castro). (Frison, Messina, Potenza, Rolin, Capuano, Salifu, Ricchiuti, Morimoto). All. Maran.
LAZIO (4-5-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda (dal 1′ s.t. Brocchi); Candreva, Hernanes (dal 1′ s.t. Floccari), Ledesma, Mauri, Lulic; Rocchi (dal 25′ s.t. Kozak). (Carrizo, Guerrieri, Ciani, Radu, Onazi, Scaloni, Cana, Gonzalez, Zarate). All. Petkovic.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo (Niccolai-Meli/Grilli/Guida-Irrati).
NOTE: ammoniti Alvarez al 27′ p.t. per g.s. Recuperi: 2′ nel p.t., 3′ nel s.t.
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