La cura Mihajlovic funziona. Sei punti in due partite sono la svolta che società, calciatori e tifosi si aspettavano per ridare slancio alle possibilità di raggiungere l’obiettivo salvezza per il quarto anno consecutivo.
Ma al di là dei punti, e dell’ultimo posto lasciato al Siena, dietro di tre punti, è da segnalare il recuperato rapporto d’amore con la tifoseria che non è mai mancato il caloroso incitamento e gli applausi scroscianti a sottolineare le migliori giocate.
La partita, decisa solo da una rete al 38’ della ripresa da un colpo di testa di Nicolas Spolli, avrebbe potuto avere ben altre proporzioni se la solita sfortuna non si fosse accanita contro la squadra etnea. Un po’ tutti sono andati vicinissimi al gol: da Mascara a Martinez, in almeno due occasioni, da Biagianti a Izco anche se l’opportunità più clamorosa è stata la traversa colpita nella parte bassa e successivo rimbalzo della palla quasi sulla linea in seguito a un tiro al volo di Llama al 41’ del primo tempo.
Il Catania ha giocato costantemente all’attacco concedendo pochissimo ad un inguardabile Bologna che è riuscito a creare un paio di pericoli, ma sempre relativi, ad Andujar più che altro per errori difensivi dei locali per propri meriti.
La rete del successo giunge nel finale ma è ampiamente meritata. Addirittura Martinez prima e Morimoto poi avrebbero potuto arrotondare il risultato, ma Viviano neutralizza uruguaiano, mentre Morimoto si conferma impreciso e calcia fuori da buona posizione. Ma va bene così.
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