Calcio serie A. Il Catania di Maran non si ferma più. Con il 3 a1 odierno contro la Sampdoria, la vittoria al Massimino diventa praticamente prassi. Ancora un successo dentro le mura amiche, ancora frutto di una prestazione di altissimo valore. Come a Siena domenica scorsa, un episodio aveva condannato gli etnei a chiudere il primo tempo in svantaggio (in questo caso il rigore realizzato da Enzo Maresca). E come sette giorni fa il Catania si è rialzato riprendendosi ciò che gli spettava, sfoderando nella ripresa una voglia e una condizione atletica di primissimo livello, andando in gol con Paglialunga, Bergessio (al quinto gol in 10 giorni) e Castro. Vittoria meritata, Massimino in festa e ottava posizione consolidata. Il Catania quest’anno sembra riuscire a vincere anche quelle partite apparentemente bloccate, che gli anni passati ne hanno molto penalizzato il cammino. Con un bomber come Bergessio e con una fisicità impressionante però gli etnei riescono ad essere cinici e a portare a casa i tre punti, alimentando e giustificando i sogni europei dei tifosi.
Le scelte di Ferrara e Maran. La squalifica di capitan Gastaldello e gli infortuni dei lungodegenti Maxi Lopez e Munari sono le uniche defezioni per i blucerchiati, che si schierano con l’ormai collaudato 4-5-1 con il giovane Icardi unica punta. Ancora mini-emergenza in casa Catania, con Spolli, Gomez e Biagianti ancora fuori, oltre alla squalifica di Almiron. Confermato Salifu dal primo minuto, con Bellusci accanto a Legrottaglie al centro della difesa e Castro esterno alto a sinistra.
Bergessio boa; Krsticic è l’uomo in più. Il Catania in casa fa la partita ed è come sempre Bergessio a catalizzare le azioni offensive. Sfruttando la fisicità del numero 9 è usuale lo scarico dietro su Lodi o Izco per la conclusione o per eventuali filtranti a servizio di Castro o Barrientos. Nella Samp Icardi non dà riferimenti ai due centrali, permettendo all’esterno Krsticic di impensierire la retroguardia etnea con inserimenti in velocità. Fondamentale per i liguri il lavoro in entrambe le fasi dello spagnolo Obiang.
Il Catania costruisce ma spreca; Samp cinica. Gli etnei partono all’arrembaggio nel primo tempo, costruendo nei primi minuti almeno due palle gol nitide, con Izco da fuori e con Bergessio da ottima posizione, tenendo in mano il pallino del gioco. Pressing subito alto sui portatori di palla blucerchiati, guidato da Salifu, che però lascerà il campo dopo pochi minuti per un risentimento muscolare. La Samp si affida alle geometrie di Maresca e alle ripartenze e proprio da una ripartenza nasce il vantaggio ospite. Break in area di Krsticic, palla a Icardi che viene atterrato da Legrottaglie. Rigore netto, Maresca spiazza Andujar e porta avanti i suoi. Il Catania accusa un po’ il colpo e il finale di primo tempo si chiude con sostanziale equilibrio.
Ripresa a tinte rossazzurre: l’asse Marchese-Castro è decisivo. Come contro il Siena, sotto di un gol all’intervallo il Catania rientra dagli spogliatoi come indemoniato. Il diesel rossazzurro si attiva sin dai primi istanti di gara: baricentro altissimo alla ricerca del pari, Samp schiacciata sulla propria trequarti. La supremazia fisica e territoriale dimostrata anche nel primo tempo trova nella ripresa la giusta concretizzazione. Al 10’, sponda di testa di Bergessio e destro preciso dal limite di Mario Paglialunga, che pareggia i conti siglando il primo gol in serie A della sua carriera. Ritmi altissimi, blucerchiati in affanno e dieci minuti dopo arriva il meritato vantaggio con Bergessio, abile a incornare un preciso cross di Marchese (servito a sua volta da Castro). Proprio il Pata Castro trova al 90’ il gol che chiude il match su assist di Bergessio, dopo che Ferrara aveva mandato dentro Eder e Pozzi per aumentare il peso offensivo della Doria.
IL TABELLINO
Catania-Sampdoria 3-1
MARCATORI: 29′ pt rig. Maresca (S), 10′ st Paglialunga (C), 20′ st Bergessio (C), 45′ st Castro (C).
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Salifu (14′ pt Paglialunga); Barrientos, Bergessio, Castro (47′ st Capuano). A disp: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Spolli, Augustyn, Ricchiuti, Keko, Morimoto, Doukara. All: Maran.
SAMPDORIA (4-5-1): Romero; Mustafi (24′ st Castellini), Rossini, Costa, Berardi; Krsticic, Maresca (39′ pt Eder), Obiang, Tissone, Poli (36′ st Pozzi); Icardi. A disposizione: Da Costa, Berni, De Silvestri, Poulsen, Renan, Soriano, Estigarribia. All: Ferrara.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
AMMONITI: Salifu, Legrottaglie, Bellusci, Eder, Tissone. Angoli: 5-1 per il Catania. Recupero: 2′; 3′.
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