Palermo. Una folla silenziosa e commossa si è raccolta nella piccola chiesetta Nostra Signora della Consolazione, in via dei Cantieri che si trova a pochi metri dal luogo della tragedia per dare l’ultimo saluto alle vittime della tragedia alle vittime coinvolte nel crollo: Antonino Cinà(54anni) e la zia Elena Di Trapani(74anni), Ignazio Accardi(82anni) e la moglie Maria La Mattina(80anni). Sulle bare sistemate l’una accanto all’altra sono state adagiate corone di fiori e foto, su quella di Cinà i familiari hanno lasciato una sciarpa e un cappellino del Palermo Calcio Alla funzione hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Umberto Postiglione e il comandante dei vigili del fuoco,Vincenzo Messina e l’arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo.
Nell’omelia don Giuseppe Turco ha lanciato un appello ai cittadini alla “solidarietà per rendere la nostra Palermo, una bella città che spesso deturpiamo più vivibile, per realizzare una vera convivenza civile”. Ma anche ad un’esortazione perchè “Comune, Regione e Stato assicurino serenità e lavoro, che sono capaci di portare la legalità, valore fondamentale”. Un invito all’impegno anche per i Cantieri navali, “polmone della città, le cui famiglie stanno vivendo tanti disagi, di cui le autorità sono pienamente coscienti, come dimostra l’impegno per portare lavoro e stabilizzare i precari”. Poi ha dedicato alle vittime un toccante ricordo: “Erano persone semplici, ma di fede – ha ricordato don Giuseppe Turco che ha celebrato la messa – Ignazio Accardi scherzoso, forse un pò burbero, la moglie silenziosa. Elena salutava sempre tutti ed Antonino Cinà quando era libero dagli impegni di lavoro veniva sempre qui in parrocchia”.Inoltre il parroco ha esortato le istituzioni all’impegno per il lavoro e la legalità.
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