Palermo. Il presidente della Regione Siciliana Crocetta è citato in una lettera anonima indirizzata nei giorni scorsi all’imprenditore, Giuseppe Di Giovanna, presidente dei costruttori dell’Ance di Palermo, l’associazione che fa capo a Confindustria. Si legge nella missiva: “Grandissimo cornuto… fatti i cazzi tuoi… sarai un pezzo di carne e basta… se continui farai la stessa fine di quel garruso(n.d.r. gay) di Crocetta… scannato come un maiale”, questo è il contenuto della lettera che Crocetta ha consegnato al procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, durante un incontro a Palazzo di giustizia. “Queste minacce non mi fermano, anzi assumerò provvedimenti ancora più duri nella lotta alla mafia e a ogni intimidazione seguirà un’azione sempre più incisiva”, risponde il presidente che ribadisce di essere preoccupato, ma come lo è ormai da tanti anni. “Certo questa intimidazione allarga la dimensione, ora sono presidente della Regione, prima ricevevo le minacce per la mia attività di sindaco a Gela – continua Crocetta”, che esclude un collegamento tra l’intimidazione e la campagna elettorale in corso per le elezioni politiche, legate al suo movimento, impegnato a fianco del Pd con una lista al Senato. Piuttosto il pensiero potrebbe collegarsi al monitoraggio avviato sugli appalti, alle norme antimafia e alle azioni messe in campo per mettere ordine nel Consorzio autostrade siciliane (Cas). La Procura ha già avviato gli accertamenti, la lettera è al vaglio della polizia scientifica.
Ulteriore giro di vite al controllo sugli appalti pubblici, informative atipiche antimafia e soprattutto al social housing, un’operazione da almeno 50 milioni di euro pronta a partire in Sicilia ma bloccata dal governo regionale. Questi potrebbero essere alcuni degli spunti su cui si andrebbero concentrate le indagini sulle nuove minacce di morte al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta che da parecchi anni vive sotto scorta per le tante intimidazioni subite proprio per le battaglie antimafia condotte fin quando era sindaco a Gela cittadina in provincia di Caltanissetta.
Il procuratore Messineo dopo avere incontrato il presidente avverte che comunque il lavoro degli inquirenti non sarà facile e dice: “Quando si tratta di minacce epistolari a personaggi delle istituzioni che svolgono una attività complessa è sempre difficile circoscriverle a episodi specifici” – Comunque: ”Prendo sempre sul serio le minacce rivolte a personaggi delle istituzioni”. E poi in merito al possibile rafforzamento delle misure di sicurezza nei confronti del presidente della Regione, Messineo conferma che “sarà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a valutarlo”. La Procura intanto avvierà “una revisione di tutte le notizie di reato che riguardano il presidente della Regione”. Non si è fatta attendere la solidarietà di tutta la società civile. Al presidente Crocetta e all’imprenditore di Confindustria è arrivato il sostegno dal mondo politico e sindacale.
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