Un partita equilibrata finchè si è giocata in parità numerica, poi l’espulsione dell’esuberante Bellusci e dell’ingenuo Augustyn hanno costretto il Catania ad archiviare un altro risultato amaro contro la Roma, l’avversaria che da quando è tornato in serie A ha riservato le maggiori amarezze e le polemiche più sgradevoli. La rete di De Rossi, insomma, è stata quasi la naturale conseguenza di una semifinale che era destinata ad essere vinta dai giallorossi di Ranieri anche perchè Mihajloivc, per risparmiare uomini ed energie in vista dello scontro diretto con l’Udinese, ha schierato una formazione che non poteva certo essere competitiva, anche per il deficit di esperienza (Moretti e Nicastro, ma anche lo stesso Augustyn) o di condizione come il redivivo Delvecchio.
CON LA ROMA E’ SEMPRE UN CONFRONTO ASPRO E DOMENICA C’E’ L’UDINESE ORFANA DELL’EX MARINO
E proprio la partita di domenica prossima deve confermare che il Catania, dopo il cambio di panchina, inevitabile e ritardato fin quasi al punto di non ritorno, ha ritrovato la mentalità e la ormula tattica per correre verso la salvezza, dopo aver inciampo a lungo sul sentiero in salita del girone d”andata.
In questo momento i friulani sono una squadra in crisi, l’esonero di Pasquale Marino è stata più la punizione per “dichiarazioni in libertà” che per i risultati al di sotto delle aspettative ottenuti sul campo, nè la sostituzione tecnica sembra aver apportato segnali di inversione di tendenza, nonstante la qualificazione alla semifinale di coppa Italia ai danni del Milan.
il Catania, invece, dopo la bella e rotonda vittoria sul Parma deve confermare che quello non è stato un fuoco di paglia.
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