GELA (CL): UCCIDE IL FRATELLO CON TRE COLTELLATE

Gela. Vincenzo Valenti, metalmeccanico di 39 anni, ha ucciso ieri con tre violente coltellate il fratello Alessandro, 28 anni, panettiere. I fendenti hanno raggiunto la vittima al braccio, alla tempia e al petto. Lo ha rilevato l’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale dopo la tragedia avvenuta ieri a Gela nel quartiere Sant’Ippolito. L’autopsia dovrebbe essere eseguita domani. Ancora non è stato trovato il movente. Secondo quanto ha reso noto Alessandro Magro colonnello dei Carabinieri della Compagnia di Gela, i due litigavano spesso e sempre per futili motivi. L’omicida si sarebbe immediatamente pentito del gesto ed è stato lui stesso a consegnarsi ai carabinieri. I due si sarebbero incontrati, a bordo delle rispettive auto, all’incrocio fra le vie Minardi e Bonanno. Secondo una prima ricostruzione, i due a bordo delle loro auto si sarebbero incontrati davanti all’abitazione della vittima, in via Benedetto Bonanno, per un chiarimento.

Fra i due fratelli, sarebbe scoppiata una ennesima violenta discussione, che si è trasformata in tragedia. L’assassino ha ferito al braccio la vittima e poi lo ha finito con un fendente alla gola. I militari hanno arrestato Vincenzo Valenti con le mani ancora sporche di sangue davanti all’uscio della sua abitazione, in via Bonanno. I carabinieri, hanno sequestrato nell’abitazione dell’assassino, in via Nicolò Paci, nei pressi del luogo della tragedia, un coltello nascosto in una tinozza. A coordinare le indagini il sostituto procuratore di Gela, Silvia Benetti. L’assassino è rinchiuso nel carcere di contrada Balate a Gela e nelle prossime ore dovrebbe essere interrogato dal Gip. La tragedia era annunciata dicono i vicini di casa: “Alessandro aveva un carattere aggressivo”. I Valenti sono undici fratelli. Alessandro lavorava nel panificio del suocero e aveva una bambina. Il fratello Vincenzo viveva ancora con la famiglia d’origine insieme a quattro sorelle e ad altri cinque fratelli. La vittima, alcuni anni fa, era scampata miracolosamente a un incidente stradale dove morì la madre.