A ROMA SCONFITTA INDOLORE, MA SI POTEVA FARE DI PIU’

Col minimo sforzo la Roma ha ottenuto il massimo risultato. un golletto del solito Vucinic e tre punti in più in classifica. Il Catania torna battuto e con il rimorso di non avere tentato di più per ottenere almeno un punto. Formazione rimaneggiata, d’accordo, ma non può essere stata solo l’assenza dell’incontrista Carboni (mal sostituito dall’acerbo Augustyn) a costringere la formazione rossazzurra a subire quasi costantemente la pressione avversaria. Maxi Lopez in attacco è isolato: sgomita, scalcia, s’intestardisce nella difesa del pallone, ma alla fine non incide minimamente sull’andamento della partita. Un pò perchè non gli arriva una palla giocabile (ma LLama ha dimenticato come si crossa propria da quando è arrivato l’attaccante argentino?), un pò perchè è troppo isolato in area di rigore. Mihajlovic se ne accorge troppo tardi e  quando mette in campo prima Martinez (ma perchè fare uscire proprio Llama?) tutto sembra già deciso. E addirittura diventa incomprensibile la sostituzione di Ricchiuti che lascia il posto a Delvecchio, fuori condizione, e con una posizone tattica che abbassa il baricentro della squadra etnea. Insomma, al di là dei prolami della vigilia Mihajlovic ha dimostrato di temere i giallorossi per come meritavano con il risultati di subire un gol su palla inattiva (Capuano si lascia sfuggire sottoporta Vucinic pronto alla deviazione al volo) e di non riuscire a costruirne neppure una in tutta la partita. Anzi nel finale è Taddei a scheggiare la traversa della porta di Andujar, ma il 2-0 per la squadra di Ranieri sarebbe stato eccessivo.Sconfitta, comunque, per certi versi indolore: tutte le dirette avversarie del Catania hanno perso e, quindi, classifica sostanzialmente immutata in coda. Ma sabato, contro il Bari, il Catania deve tornare alla vittoria.