Il 12 marzo del 1909 a piazza Marina a Palermo veniva ucciso il poliziotto italo-americano Joe Petrosino. A distanza di 101 anni da quel tragico evento, ma anche nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario della nascita di Petrosino,oggi a Palermo la Provincia, l’Istituto superiore per la difesa delle tradizioni e l’Associazione Internazionale a lui intitolata, hanno voluto ricordare con una serie di manifestazioni il coraggioso detective mandato in Italia a indagare sullo stretto legame fra la “Mano nera” americana e la criminalità organizzata siciliana.
Primo appuntamento questa mattina al largo del porto di Palermo dove è stata varata una piccola nave in cartapesta intitolata a Petrosino, con una corona di fiori, con lo slogan Giustizia e legalità, per rappresentare idealmente il “ponte” che ha legato oltreoceano Italia e Usa nell’attività investigativa del poliziotto. Erano presenti al singolare “varo” il Presidente della Provincia Giovanni Avanti, il Presidente dell’Istituto Superiore per la Difesa delle tradizioni Roberto Trapani della Petina, Claudio Pozzi Presidente dell’Associazione Joe Petrosino e Nino Melito Petrosino, pronipote del poliziotto che era nato a Padula, piccolo centro in provincia di Salerno, il 30 agosto 1860 e nel 1873 era emigrato con la famiglia a New York. Dopo un inizio di stenti e di lavori precari, Giuseppe, chiamato affettuosamente Joe, divenuto cittadino americano, entrò a far parte del corpo di polizia della metropoli americana distinguendosi per le sue doti di intuizione e di coraggio.
“La figura di Joe Petrosino – ha sottolineato il Presidente Avanti – oltre ad rappresentare un simbolo per la nostra comunità negli Usa, è stato un brillante esempio di efficace metodo di investigazione contro la mafia. Già l’anno scorso, in occasione del centenario della morte, la Provincia aveva dedicato a Joe Petrosino un volume e una mostra al Loggiato San Bartolomeo dal titolo “Joe Petrosino Documenta”, poi presentata anche a New York in occasione del Columbus Day”.
Dopo la cerimonia a mare, a piazza Marina, nel luogo dove Petrosino venne ucciso, il Presidente Avanti e il questore di Palermo Alessandro Marangoni hanno deposto una corona di fiori insieme al comandante provinciale dei Carabinieri Teo Luzi, al vice sindaco di Palermo Francesco Scoma e al Presidente del Consiglio comunale Alberto Campagna. A seguire a palazzo Steri si è svolta una conferenza su Petrosino a cura di Manlio Corselli e Nino Aquila.
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