Clamoroso al Massimino, quarantanove anni dopo. La squadra di Mihajlovic entra nella storia: vince alla grande contro l’Inter campione d’Italia. Risultato rotondo, strameritato, frutto di una partita praticamente perfetta, sul piano tattico e mentale, con un solo errore che l’Inter ha sfruttato passando in vantaggio nei minuti iniziali della ripresa.
“La storia siamo noi”, potrebbero dire i protagonisti di questa serata indimenticabile, Peppe Mascara in testa, tra i migliori in campo, Il fantasista di Caltagirone ha trasformato il calcio di rigore del 2-1 (un guizzo di Lopez aveva pareggiato la rete beffarda di Milito) con un cucchiaio, lucida follia come lui stesso ha vistosamente sottolineato mentre esultava. Il 3 a 1, segnato nei minuti finali, da Martinez è stato poi l’apoteosi.
Splendida cornice di pubblico al Massimino: oltre ventimila paganti, settore ospiti interamente occupato, come mai successo, dai supporter nerazzurri giunti da tutta la Sicilia. Incasso record: quasi 400.000 euro. Scenografie colorate in curva sud. Terreno in ottime condizioni nonostante pioggia.
Il primo tempo del Catania è impeccabile. La squadra di Mihajlovic aggredisce fin dalle prime battute i campioni d’Italia, fa gran gioco sulle corsie esterne portando spesso in avanti Alvarez e Capuano, Mascara svaria a tutto campo, Martinez è in giornata di grazia e si vede subito perché salta regolarmente l’avversario. In difesa Terlizzi e Silvestre concedono pochissimo a Eto’o e Milito, che non ricevono molti suggerimenti da un centrocampo al quale Biagianti, Izco e Ricchiuti non concedono neanche un metro di spazio. L’Inter per cercare di entrare in area di rigore avversaria si affida più che altro a iniziative personali e tenta qualche conclusione dalla distanza. E’ il Catania, comunque, a sfiorare in più occasioni la rete, la più clamorosa al 12’ , in mischia, prima Ricchiuti (che ha sprecato un’altra opportunità limpidissima) e poi Martinez non hanno la lucidità per spingere la palla in rete da distanza ravvicinata, poi la conclusione da fuori area di Capuano è di poco alta oltre la traversa. Inter palesemente in difficoltà, quindi, costretta a un gioco d’attesa.
Nell’intervallo lo squalificato Mourinho, evidentemente non soddisfatto dalla prestazione, fa rientrare i suoi in ritardo, lasciando nello spogliatoio un nervoso Mariga e buttando nella mischia Quaresma che vivacizza immediatamente il gioco dei nerazurri.
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