USTICA: L’AREA MARINA PROTETTA COMPIE 30 ANNI

L'isola di Ustica si afferma come capitale indiscussa della subacquea di tutto il Mediterraneo grazie alla flora e alla fauna che popolano il suo fondale. Proprio perché è un'area marina protetta e le specie che popolano i suoi mari si sono riprodotte in grande quantità: durante un'immersione infatti è facile imbattersi in cernie, aragoste, ustica_riserva_marina_1saraghi giganteschi, tartarughe e soprattutto branchi di barracuda.

USTICA: L’AREA MARINA PROTETTA COMPIE 30 ANNI –

Ustica. L’anno 2016 corrisponde al trentennale d’istituzione dell’area marina protetta di Ustica, la più antica riserva italiana, istituita nel 1986. L’amministrazione comunale, insieme al Ministero dell’Ambiente, e guidati dal sindaco Attilio Licciardi, hanno predisposto un ricco programma di iniziative sia di natura scientifica, che di intrattenimento, ripartito per tutto l’anno.
Il Sindaco di Ustica, Attilio Licciardi precisa: «Vorremo che questo trentennale possa essere occasione per tutte le aree marine protette di interrogarsi sugli effetti di una politica ambientale di tutela in Italia che si è fatta in tutti questi anni. Nel corso dei prossimi mesi daremo notizia delle varie iniziative».
Nel corso di quest’ultimo decennio, le politiche di protezione ambientale in Italia hanno subito una battuta di arresto sia in termini di finanziamenti che di attenzione andando contro ai desideri di tante persone che invece mostrano interesse alle tematiche ambientali e vogliono andare a visitare posti incontaminati in merito il primo cittadino afferma che: «la grande scommessa di Ustica da 30 anni a questa parte è di attirare l’interesse tante persone che vengano a visitare l’isola, e nel contempo di farsi che questi numeri non rovinino un determinato ambiente: il tema della sostenibilità ambientale. La riserva marina di Ustica in questi anni ha fatto tanti esperimenti proprio per promuovere e promuoversi sia come territorio che come isola riuscendo ad incrociare tanti segmenti turistici: subacquei, ricercatori, famiglie che vengono e possono trovare il mare pulito, incontaminato e sicuro, e ma anche persone che vanno in un posto turistico e vogliono mangiare roba genuina, particolare, cibi possibilmente del luogo. In questi anni Ustica sta investendo anche su questo: sono infatti tanti i ristoranti che utilizzano soltanto prodotti locali come lenticchie, dolci, ortaggi e frutta che nascono nella nostra isola e vengono manipolati seconda nostra tradizione. Poi c’è il pesce che è cucinato bene ed è sempre freschissimo».
L’isola di Ustica si afferma come capitale indiscussa della subacquea di tutto il Mediterraneo grazie alla flora e alla fauna che popolano il suo fondale. Proprio perché è un’area marina protetta e le specie che popolano i suoi mari si sono riprodotte in grande quantità: durante un’immersione infatti è facile imbattersi in cernie, aragoste, saraghi giganteschi, tartarughe e soprattutto branchi di barracuda.
L’acqua è molto cristallina quindi fino a 15-20 metri ha una trasparenza tale e ben visibile che consente ai diversi diving che operano sull’isola, come il Blue Diving Ustica, di lavorare dal 1°maggio fino al 31 di ottobre. Sul posto inoltre, viene attivata una camera iperbarica che consente di immergersi doppiamente in sicurezza.
Tra i migliori siti di immersione dell’isola di Ustica abbiamo lo Scoglio del Medico, Punta Galera, le Piramidi, la Grotta dei Gamberi, Punta dell’Arpa, la Grotta della Pastizza.
Licciardi conclude: «Il turista che viene ad Ustica, e comunque quello che va in generale nelle isole, va alla ricerca di qualcosa di particolare. Le isole sono amate da persone che cercano nei giorni di vacanza di staccare dai ritmi della città. Questo normalmente è il nostro target, e noi cerchiamo in tutti i modi di assecondare questa volontà del turista».