RISCOSSIONE SICILIA, TORNA FIUMEFREDDO CON PIÙ POTERI

Crocetta comunica la nomina di Antonio Fiumefreddo ad amministratore unico della società. Il governatore: "La scelta è anche determinata dalla attuale situazione legislativa siciliana".

RISCOSSIONE SICILIA, TORNA FIUMEFREDDO CON PIÙ POTERI –

Riscossione Sicilia. “Antonio Fiumefreddo è stato nominato amministratore unico di Riscossione Sicilia”. Lo comunica con una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che ha voluto: “riconfermare la fiducia per l’attività di trasparenza svolta”. Una scelta, quella del governatore, che entra in rotta di collisione con l’Ars, dove la popolarità di Fiumefreddo era ai minimi tanto da arrivare alla sua destituzione.
Il presidente della Regione Siciliana dice: “la scelta è anche determinata dalla attuale situazione legislativa siciliana, che prevede che nelle società in house non esista più il cda a tre, ma una governance affidata a un unico soggetto. Ovviamente – precisa – nel caso in cui l’Ars decida di approvare il ddl già presentato all’interno della finanziaria e inserito tra gli articoli della legge stralcio che sarà discussa prossimamente, che prevede un cda composto da 3 persone, si procederà alla rielezione secondo legge”.
Crocetta ancora una volta va per la sua strada e sfida l’Ars. Nel corso del dibattito sull’ultima manovra, da Sala d’Ercole, quando c’erano da stanziare i fondi necessari a mettere in sicurezza i conti della società, infatti erano piovute critiche sul management della partecipata. E Fiumefreddo era uscito di scena per via delle dimissioni degli altri membri del cda che lo avevano fatto decadere. Con la sua nomina, l’avvocato catanese che si era fortemente scontrato con i deputati dell’Assemblea per la vicenda della pubblicazione dei dati relativi ai debiti o ai contenziosi tributari dei parlamentari – a questo punto torna a dirigere la partecipata da amministratore unico, e con poteri ancora più ampi.
Non si fanno attendere le prime reazioni polemiche. Il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo entra nel merito della vicenda: “Prendo atto con disappunto che il presidente della Regione ha deciso di provocare e sfidare il parlamento e di non mantenere gli impegni assunti in occasione dell’approvazione della finanziaria. Credo che da oggi vi siano tutte le condizioni per una mozione di sfiducia a Crocetta. L’unico obiettivo che avevamo era il raggiungimento del pareggio di bilancio, in modo che la Regione non fosse più considerata una regione ‘canaglia’ nei confronti dello Stato. Raggiunto questo obiettivo, non c’è più alcun motivo perché Crocetta continui a governare la Regione”.