Il provvedimento di sequestro colpisce il patrimonio di Giuseppe Burzotta e figlio Andrea, quest’ultimo, ex consigliere provinciale e attualmente consigliere comunale. L’accusa per i due congiunti il supporto economico alla cosca mafiosa locale.
MAXI SEQUESTRO DA 4 MLN A MAZARA –
Maxi sequestro da 4 mln a Mazara del Vallo (Tp). La Dia di Trapani ha sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro. Si tratta di valori riconducibili all’imprenditore mazarese Giuseppe Burzotta, 65 anni, e al suo nucleo familiare tra cui il figlio Andrea, che ricopre la carica di consigliere comunale di Mazara del Vallo: quest’ultimo è stato anche consigliere provinciale. Gli accertamenti effettuati hanno evidenziato, inoltre, l’esistenza di un patrimonio il cui valore è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dai due congiunti.
Burzotta, noto imprenditore del settore edile già sorvegliato speciale, pur non annoverando a proprio carico condanne per mafia, secondo la Dia “rientra tra i soggetti indiziati di appartenenza ad una associazione di tipo mafioso”.
Il direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla aveva avanzato la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, che è stata accolta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, d’intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia della Dda di Palermo.
Le indagini hanno accertato che l’imprenditore avrebbe costantemente fornito “supporto economico e finanziario” a esponenti della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, “attraverso il sistematico ricorso
ad attività finanziarie illecite oltre che alla gestione occulta di imprese intestate a prestanomi”.
Provvedimento di sequestro anche per il figlio dell’imprenditore, Andrea Burzotta, ritenuto dalla Dia “complice del padre nell’attività di trasferimento fraudolento di beni”.
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