Il peggiore Catania della stagione, ancora più brutto e distratto di quello delle prime giornate che comunque in campo dimostrava di esserci, anche se andava incontro a momenti di amnesia. Ma la squadra rossazzurra vista a Livorno (una vera bestia nera la formazione locale, l’unica che è riuscita a infliggere due sconfitte agli etnei in questo campionato) è stata in catalessi per tutti i 90 e passa minuti di gioco. Il primo tempo era stato già di per sè deludente (con l’unica nota degna di cronaca un incredibile errore balistico di Ricchiuti, su lancio di Lopez, che avrebbe potuto sbloccare il risultato), ma siccome al peggio non c’è mai fine la ripresa è stata veramente umiliante per la squadra siciliana che già al 5′ si ritrovava sotto di un gol, per un calcio di rigore, e con un uomo in meno per l’espulsione di Capuano. A complicarsi la vita ci pensa anche Mihajlovic che non solo rinuncia a schierare Ledesma preferendo l’evanescente Delvecchio, ma addirittura toglie Ricchiuti per far entrare Potenza e il Catania gioca, praticamente, in doppia inferiorità numerica perchè Delvecchio dimostra ancora una volta di non riuscire ad entrare in partita e di dare un benchè minimo contributo ai suoi.
Sbloccato il risultato il Livorno, che non ha potuto contare neanche sull’apporto dei propri tifosi polemicamente assenti dallo stadio a seguito di una retrocessione annunciata, comincia il suo show. Un palo, altre due reti e la sconfitta, assolutamente meritata, inflitta al Catania assume i contorni di una vera e propria umiliazione, senz’altro la peggiore della gestione Mihajlovic, anche perchè subita da una squadra in disarmo.
La rete, per altro bellissima, di Lopez in zona Cesarini non rende meno amara la sconfitta che comporta un ulteriore rinvio della salvezza matematica che, a questo punto, potrebbe essere ottenuta al Massimino, domenica prossima, contro la Juve. Della prestazione di oggi l’unica cosa da ricordare è solo la rovesciata, stilisticamente impeccabile ed efficace, di Maxi Lopez, otto gol in quattordici partite.
In settimana, quindi, ci sarà da lavorare, e tanto, sull’aspetto motivazionale perchè questa squadra non può rovinare nell’ultimo mese il bellissimo campionato disputato, esattamente come fece lo scorso anno con la gestione Zenga.
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