SUCCESSO DEL CONCERTO GOSPEL AL BELLINI – INTERVISTE

Il gruppo 'The voice of Victory' si è esibito con successo al Teatro Massimo Bellini di Catania interpretando i canti in maniera 'molto classica e canonica' che ha stimolato l'attenzione del pubblico.

 

 

SUCCESSO DEL CONCERTO GOSPEL AL BELLINI – INTERVISTE

Unica data 30 dicembre al Teatro Massimo Bellini The voice of  Victory, il gruppo rappresenta il Gospel in maniera molto classica e canonica ci spiega la leader nell’intervista: “Che cos’è perfect harmony ? Perfect Harmony è il nome del gruppo artistico mia sorella mia madre me stessa e i cantanti storici noi siamo qui come The voice of  Victory. Il termine gospel può riferirsi a 2 generi musicali apparentemente affini: l’uno, strettamente legato alla musica religiosa, molto simile alla canzone corale spiritual, che emerse nelle chiese afroamericane cristiane-metodiste negli anni trenta; l’altro, alla musica religiosa composta diffusa e suonata successivamente da artisti di qualunque fede o etnia, soprattutto del sud degli Stati Uniti d’America, e diffusa poi nel resto del mondo.

La divisione tra America nera e America bianca e quindi tra chiesa nera e chiesa bianca ed anche tra musica nera e musica bianca, tenne questi stili separati, ma mai in modo assoluto. Entrambi gli stili nascono da inni corali cristiani-metodisti degli afroamericani, a loro volta nati dagli antichi canti spontanei durante le giornate di lavoro della schiavitù negli Stati Uniti d’America, spesso nei campi agricoli del cotone. Che cos’è ”affare di famiglia”? Affare di famiglia?  Noi cantiamo insieme sempre a casa ogni giorno. Quest’anno c’è anche mio marito cantiamo in continuazione perché siamo anche in chiesa per officiare messa. E’ la prima volta che venite in Italia? No è già da tanti anni che facciamo spettacoli in molte città italiane. Durante le vacanze di Natale ci chiamano sempre. Quali sono i piani futuri per i vostri spettacoli tornerete in Sicilia? Noi andiamo dove ci chiamano a portare la parola del Signore. Certo che torneremo. Per ora siamo qui”.

Susanna Basile

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