La mamma del fisico nucleare Fulvio Frisone, disabile, accudisce giorno e notte il figlio affetto da tetraparesi spastica disperata scrive al presidente Crocetta: «Non ce la faccio più, servono i fondi. Ho 86 anni, mi auguro di non dover fare un gesto estremo».
MADRE FRISONE DISPERATA, SCRIVE AL PRESIDENTE CROCETTA –
La mamma del fisico nucleare Fulvio Frisone, Lucia Colletta, chiede aiuto con una lettera drammatica al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Il figlio è affetto da una grave forma di tetraparesi spastica che lo rende in tutto e per tutto dipendente dagli altri.
«Caro Presidente Crocetta – scrive la signora Lucia – dopo l’ultimo nostro incontro e dei buoni propositi che Lei mi ha esposto su come si doveva risolvere l’annosa questione dell’assistenza di mio figlio, mi ero sentita rincuorata e nutrivo buone speranze sulla pronta risoluzione, ma è trascorso un mese e ancora io e mio figlio stiamo aspettando. Io ho 86 anni e non ce la faccio più 
ad assistere mio figlio sia di giorno che di notte, ho bisogno che Lei ci dia i fondi necessari affinché possa far assistere mio figlio 24 ore su 24 da un gruppo di operatori capaci di effettuare un servizio d’intervento particolareggiato di aiuto personale e d’assistenza domiciliare secondo la legge regionale del 19 maggio 2005 n. 5 art. 29. Conclude la signora Lucia – Spero che Lei ascolti questo mio grido di disperazione e dia inizio e continuità a questa sospirata assistenza.
Ps: mi auguro che non devo fare un gesto estremo…».
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