Gran pienone e applausi a scena aperta al Teatro Antico di Catania per il nuovo, prestigioso allestimento di Tosca realizzato e prodotto dal Teatro Massimo Bellini. Il capolavoro pucciniano, tra i titoli in assoluto più amati dal pubblico del teatro d’opera, sarà ancora in scena in replica domenica 30 luglio e martedì 1 agosto con inizio alle ore 21.
TEATRO ANTICO CATANIA, APPLAUDITISSIMA LA PRIMA DI TOSCA – INTERVISTE
Successo di pubblico alla prima di ‘Tosca’ di Giacomo Puccini che si è tenuta al Teatro Antico di Catania, nella nuova produzione realizzata dal Teatro Massimo Bellini. Questa è annoverata tra i titoli in assoluto più amati dal pubblico del teatro d’opera. Lo spettacolo è inserito nel circuito Anfiteatro Sicilia, promosso dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e 
dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Scritta da Giacomo Puccini all’apice della fama, Tosca apriva il Secolo Breve con una partitura che, pur rappresentando un evidente omaggio a Verdi, anticipa sonorità straordinariamente moderne, precorritrici delle opere d
i Richard Strauss e Alban Berg. Rappresentata per la prima volta il 14 gennaio del 1900 a Roma, il capolavoro di Puccini mette in musica il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto a sua volta dal celeberrimo dramma della gelosia di Victorien Sardou. Tosca fu portata al trionfo da Sarah Bernhardt, soprannominata La voix d’or (“La voce d’oro”) e La divina, è ad oggi considerata una delle più grandi attrici teatrali del XIX secolo.
Dal punto di vista registico e scenografico, Renzo Giaccheri ha dato un forte impatto visivo all’ambientazione neoclassica sapientemente valorizzata dalle luci. Il famoso regista e scenografo ha firmato memorabili allestimenti, uno per tutti, quello dell’Aida messa in scena in Egitto a Luxor sullo sfondo delle Piramidi.
Va inoltre detto che nonostante la scenografia, totalmente aperta nel retro, non ha tanto influito sulla proiezione della voce dei cantanti, non mettendo in evidenza forti squilibri di acustica tra sonorità vocali, orchestra e palcoscenico. Ottimo il cast impegnato in questa recita: innanzi tutto ci ha convinto la prova offerta da Elena Rossi nel ruolo della protagonista Floria Tosca. Il soprano emiliano ha tirato fuori una voce sonora ben proiettata, uniforme e in grado di svettare con grande sicurezza sugli estremi acuti: splendido il brillante Do della lama. La prova della Rossi è stata molto convincente anche dal punto di vista interpretativo in virtù di un fraseggio sempre appropriato e alla recitazione persuadente, consapevole di una ferrata conoscenza dell’arte scenica che la caratterizza.
Enrique Ferrer è un artista madrileno che indubbiamente conosce bene i ferri del mestiere: in questa occasione ha incarnato un appassionato Mario Cavaradossi dalla voce robusta ed emessa con sicurezza in ogni situazione. Applausi già nel primo atto e dopo la 
celebre romanza del terzo.
Il baritono Lucian Petrean è il barone Scarpia, perfetto e in grado di mutare il portamento nobile con cui tratteggia il personaggio nel primo atto e poi nell’essere mostruosamente cinico, subdolo e viscido nel secondo. La voce scura, timbrata e potente, ma soprattutto l’ottima tecnica gli hanno consentito di superare sia le insidie di una parte che insiste spesso sul registro grave, sia i passaggi più espressamente drammatici.
Tutti molto bravi i cantanti impegnati nei ruoli che affiancano i protagonisti ma 
soprattutto il vivace e sonoro sagrestano Alessandro Vargetto, brillante anche nel ruolo di Sciarrone, il prestante Cesare Angelotti impersonato da Francesco Palmieri, lo squillante Aldo Orsolini nei panni di Spoletta e la voce del pastorello impersonata nel corso delle tre recite da Marta Consoli e Giuliana Marletta. Bene ha figurato il carceriere Mario Sapienza. Sul podio un direttore di chiara fama come Valerio Galli che ha diretto con mano sicura i maestri dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini offrendo anche particolari sfumature di musica molto apprezzate dal pubblico presente.
Ottimo il Coro del Teatro Massimo Bellini diretto da Ross Craigmile, nonché le voci bianche del Coro Interscolastico “Vincenzo Bellini” diretto da Daniela Giambra.
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