LICATA, SINDACO CAMBIANO SFIDUCIATO DAL CONSIGLIO

il sindaco di Licata: «Deluso e amareggiato dalla politica». Angelo Cambiano, sfiduciato dal consiglio comunale, era diventato simbolo della lotta contro l'abusivismo edilizio sulle coste siciliane. La mozione è stata presentata da 16 consiglieri comunali. La replica: «Il vero motivo sanno tutti qual è, ma non hanno il coraggio di dirlo».

LICATA, SINDACO CAMBIANO SFIDUCIATO DAL CONSIGLIO –

Il sindaco anti-abusivi di Licata (Ag) Angelo Cambiano, è stato sfiduciato ieri sera dal consiglio comunale. Ventuno i voti a favore della sfiducia, uno in più del quorum necessario. La mozione era stata presentata da 16 consiglieri comunali che gli contestano scelte sbagliate che avrebbero fatto arrivare meno risorse nelle casse comunali. Il primo cittadino vive scortato perché minacciato più volte e contro cui ci sono state diverse intimidazioni compreso l’incendio di due case di famiglia.
Non si fa attendere la replica di Cambiano: «Il vero motivo lo sanno tutti qual è, ma non hanno il coraggio di dirlo». Il sindaco di Licata è pronto a tornare al suo lavoro quello di insegnante di matematica, dopo essere diventato il simbolo della lotta contro l’abusivismo nella costa di Licata. Proprio nel paese sono in corso le demolizioni su ordine della magistratura in un clima di costante tensione. Cambiano era stato eletto meno di due anni fa, però nonostante tutto ha annunciato che impugnerà l’atto perché: «le motivazioni riportate nella mozione sono solo bugie».
«Il sindaco viene sfiduciato perché ha adempiuto al volere della Procura della Repubblica di applicare le sentenze sugli immobili abusivi. Alzatevi – ha detto Cambiano rivolto ai consiglieri comunali – affermate se siete coinvolti in vicende di abusivismo edilizio. E’ indecoroso che consiglieri che fanno riferimento al ministro Alfano votino la mozione di sfiducia». E ancora Cambiano continua: «Sono deluso e amareggiato. Se questa è la fine che fanno gli amministratori che fanno solo il loro dovere, ho avuto minacce di morte, proiettili, due case incendiate». sempre Cambiano commenta: «Vuol dire che è una classe politica inadeguata, alla ricerca solo del consenso elettorale e non accetto chiamate e solidarietà a posteriori. Sono amareggiato dalla politica e dalla sua falsità alla ricerca solo del consenso. La mia non è stata una scelta politica quella di demolire immobili. Ci sono delle sentenze della magistratura che lo hanno decretato e le sentenze vanno rispettate».
Aggiunge Cambiano: «Licata però non è una città di delinquenti E’ stata solo troppo in silenzio ad aspettare di vedere cosa poteva accadere. E ora, il mentore della mia sfiducia Carmelo, che ha annunciato la sua candidatura all’Ars alle prossime elezioni regionali con l’Udc, potrà strizzare l’occhio agli abusivi promettendo un condono per un pugno di voti in più. Ho 36 anni, sono padre da 9 mesi, sono abituato alla paura, vivo sotto scorta. Per ora dalla prefettura non ho sentito nessuno. Vorrei riappropriarmi solo della mia vita». A conclusione il sindaco sfiduciato esterna una riflessione: «Mi rimbombano le parole del ministro Alfano che da capo del Viminale venne a Licata, c’ha messo la faccia è vero, quando disse: ‘è finito il tempo della politica che coccola gli abusivi’. Ieri però i i consiglieri comunali di Alternativa Popolare hanno votato la sfiducia».