Rinviato a stasera alle 19 il voto del consiglio comunale sul nuovo accordo per l’università a Siracusa. Ieri sera, concluso il dibattito, è mancato il numero legale sul voto finale, dopo che l’aula aveva approvato un emendamento di Piero Maltese che recepisce alcune modifiche apportate in seconda stesura dell’intesa e che anche il consiglio provinciale ha fatto proprie. L’aula, inoltre, ha respinto un emendamento presentato da Giancarlo Garozzo; dopo il voto l’opposizione ha deciso di abbandonare la riunione facendo mancare il numero legale. Alla seduta ha partecipato il sindaco, Roberto Visentin.
In apertura di lavori, presieduti da Edy Bandiera, su proposta di Salvo Sorbello il Consiglio ha manifestato solidarietà al presidente della Camera di Commercio, Ivan Lo Bello, vittima di intimidazioni mafiose; poi l’assise, su proposta di Carmen Castelluccio, ha osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Angelo Stoli.
La nuova intesa è stata illustrata da capo di gabinetto del sindaco, Loredana Caligiore, che ha evidenziato soprattutto due aspetti: la conferma della presenza universitaria a Siracusa e il ritorno, nella disponibilità del Comune, di palazzo Impellizzeri, giacché tutte le attività saranno concentrate alla Caserma Abela.
Il primo a prendere la parola è stato Garozzo, che ha rivolto la sua attenzione sull’articolo 4 dell’accordo, definendolo “mortificante” perché sancisce l’esaurimento dei corsi di laurea in Beni culturali, fissa a 100 il numero degli iscritti al primo anno di Architettura e stabilisce che “tutto finirà entro l’anno accademico 2013-14 se non sarà realizzato – ha detto – il quarto polo pubblico siciliano”. Poi Garozzo ha illustrato un suo emendamento con il quale proponeva di riscrivere l’articolo 4 in maniera da escludere la chiusura dei corsi di laurea in Beni culturali, la scadenza dell’intesa al 2025, come previsto dalla vecchia convenzione, o comunque nel momento in cui sarà istituito il quarto polo.
Per Ettore Di Giovanni, “la ratifica dell’accordo è l’atto di liquidazione dell’università”, dichiarandosi favorevole alla conferma della convenzione esistente. Per Di Giovanni, inoltre, il consorzio “Archimede” viene escluso dalla gestione dell’università.
Differente il parere di Sorbello, per il quale “non è il migliore accordo possibile, ma ci consente di mantenere la presenza universitaria e per questo deve essere votato. Conservo comunque le mie perplessità sul ruolo e sulla funzione del consorzio universitario che rischia di essere un carrozzone”.
Per Marco Mastriani, “la buona fede della classe politica non è in discussione”; poi il consigliere si è complimentato con il sindaco per il lavoro svolto nella vicenda. Mastriani ha invitato tutti a concentrare gli sforzo per la costituzione del quarto polo.
Secondo Fabio Rodante, invece, “la vicenda poteva essere gestita meglio”, stigmatizzando soprattutto il comportamento del rettore che ha tenuto nei confronti di Siracusa un “atteggiamento arrogante” perché non è completamente vero che i corsi di laurea in Beni culturali sono stati chiuse per decisione del governo nazionale. “Non condivido il contenuto della transazione – ha concluso – ma la voterò per senso di responsabilità e auspicando che la classe politica riesca a raggiungere l’obiettivo del quarto polo”.
Nella sua replica, il sindaco, Roberto Visentin, ha evidenziato le difficoltà di una trattativa con l’università a causa del debito accumulato dalla Provincia. Anche la difesa dei corsi di laurea in Beni culturali era, secondo il sindaco, complessa poiché la loro presenza andava oltre la stessa convenzione. Per il Visentin, il nuovo accordo è positivo perché conferma la presenza dell’università a Siracusa e consente di seguire la strada del quarto polo.
“Anzi – ha spiegato – il passaggio di questa sera è il primo tassello verso il quarto polo universitario e non è un caso che l’accordo porti anche la firma del capo della segreteria tecnica del ministro”. Poi il sindaco ha assicurato che una delle condizioni per la costituzione del quarto polo e che tutte le realtà abbiano uguale dignità.
Infine, Antonio Moscuzza ha anticipato il voto favorevole al provvedimento ma si è rivolto al sindaco per una riflessione sul Consorzio. Moscuzza, infatti, evidenziato che la Finanziaria nazionale del 2010 prevede proprio la chiusura dei consorzi di gestione costituiti dagli enti locali.
Poi il presidente Bandiera ha dato il via alle votazioni. L’emendamento di Maltese è passato con 18 sì, 12 no e un’astensione, mentre quello di Garozzo è stato bocciato con 17 no e 12 sì. Subito dopo l’opposizione ha lasciato l’aula facendo mancare il numero legale. “Nel non condividere l’attuale proposta di convenzione – ha dichiarato Garozzo – abbandoniamo l’aula perché restiamo seriamente convinti che la migliore convenzione è quella del 2000 e che è ancora in vigore”.
Si torna in aula stasera alle 19 per votare il nuovo accordo sull’università. Poi l’assise sceglierà i componenti della commissione d’indagine sui rapporti tra cittadini e Polizia municipale.
Lunedì prossimo, nuovo consiglio comunale sulle problematiche del porto e su provvedimenti urbanistici.
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