PASSA LA FINANZIARIA DI MUSUMECI

Passa la finanziaria di Musumeci. Formate le commissioni speciali: all’interno i nomi di tutti i componenti. Musumeci soddisfatto si è rivolto all’aula e ha detto: «Ringrazio il Parlamento, la maggioranza per la coesione e l’opposizione per il senso di responsabilità. Abbiamo scritto una bella pagina per il Parlamento siciliano».

PASSA LA FINANZIARIA DI MUSUMECI

Passa la finanziaria di Musumeci. L’Assemblea Regionale Siciliana approva la finanziaria con 35 voti a favore e 29 contrari. Stanziati 270 milioni di fondi per disabili; assunzione per 2.800 ex Pip, stop a parchi eolici e fotovoltaici. Il presidente: «Ringrazio l’opposizione per avere rinunciato a ostruzionismi». I 5 stelle bocciano la manovra definendola «Imbarazzante”.

L’Assemblea Regionale Siciliana vota la finanziaria 2018 con 35 voti a favore e 29 contrari. In prima battuta si parlava di un documento «snello» con solo 36 articoli consegnato dalla giunta Musumeci per una finanziaria uscita dalla commissione Bilancio con 120 articoli. Ma alla fine il percorso della manovra in Assemblea non è stato così tortuoso.

Poco l’ostruzionismo in aula, il M5s è riuscito a fermare qualche norma ricorrendo al voto segreto ma la marcia del testo tutto sommato ha mantenuto un ritmo spedito. A velocizzare i lavori è stato il presidente Gianfranco Miccichè che ha condotto i lavori con fermezza, che non è piaciuta, ai 5stelle. Il capogruppo, Valentina Zafarana, l’ha definita una: «conduzione confusionaria, che ha fatto capire ben poco ai deputati».

I grillini non hanno apprezzato il blitz della maggioranza, riuscito solo in parte, di inserire due maxi-emendamenti per cercare di contingentare i tempi, raggruppando quasi settanta articoli. Il gruppo ha comunque contribuito a migliorare alcune norme, così come ha fatto il Pd. Valentina Zafarana capogruppo del M5s all’Ars ha bocciato senza appello la prima finanziaria targata Musumeci definendola: «Marchette, manovre spot e un testo ingrassato dalle richieste di una inesistente maggioranza di Musumeci: in poche parole una manovra imbarazzante».

Il Movimento 5 Stelle ha presentato tanti emendamenti passati con l’ok dall’aula, come ad esempio la ‘restituzione’ del 20 per cento degli incassi derivanti dalla vendita dei ticket d’ingresso a musei e gallerie ai medesimi poli culturali, al rinnovo della convenzione con i vigili del fuoco per le attività di prevenzione e antincendio fino ai nuovi concorsi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa).

E ancora per i comuni siciliani, più risorse. Infatti le amministrazioni potranno beneficiare di 20 milioni di euro per redigere progetti per partecipare ai bandi Ue. Già quest’anno, in riferimento ai progetti individuali dedicati all’assistenza a disabili gravi e gravissimi, sono stati messi in disponibilità, 5 milioni di euro, mentre sono stati ampliati i beneficiari dei servizi erogati dalle Asp per l’autismo.

Altro emendamento riguarda gli ospedali in zone a rischio ambientale. Infatti, i nosocomi potranno contare su 3 milioni di euro. un’altra correzione riguarda i comuni che attivano scuole degli antichi mestieri, che potranno beneficiare di un milione e mezzo di euro. Infine, 5 milioni di euro sono stati inseriti nel fondo per le autonomie locali per il rimborso degli abbonamenti per il trasporto extraurbano degli studenti; mentre maggiori risorse sono previste comuni di Augusta e Porto Empedocle, in prima linea nell’accoglienza ai migranti.

Tra gli emendamenti dem quello che assegna 10 milioni di euro per l’abbattimento degli interessi dei mutui per gli interventi abitativi nei centri storici. Miccichè ha mantenuto l’impegno di evitare sedute notturne, chiudendo spesso l’aula prima delle 22 per rinviarla al giorno successivo. Per la verità di norme-marchetta ne compaiono anche in questa manovra finanziaria (fondi a privati come per il club nautico di Gela e all’associazione ‘Caltanissetta corse’), dove però ci sono interventi molto attesi come la norma che stanzia quasi 270 milioni per i disabili e per l’autismo, che ha messo d’accordo maggioranza e opposizioni.

Molte le norme sul personale, la più consistente è quella che consente l’assunzione di 2.800 ex Pip, che beneficiano di un sussidio, nella Resais, società controllata dalla Regione a partire dal primo gennaio del 2019. Tra stabilizzazioni e percorsi avviati, in ballo ci sono oltre 15 mila precari. In salvo anche il coniglio selvatico: 200 mila euro per il ripopolamento e per la ricerca del virus che affligge la specie.

Decretato lo stop al rilascio di nuove autorizzazioni per parchi eolici e fotovoltaici nei prossimi 120 giorni, in attesa del nuovo Piano regionale. Il presidente Nello Musumeci in merito ha affermato: «Era una norma che avevamo preannunciato e che mira a ‘congelare’ i permessi fino a quando non avremo uno strumento di pianificazione che misuri gli effetti sul paesaggio e sull’ambiente». Poi Musumeci soddisfatto si è rivolto all’aula e ha detto: «Ringrazio il Parlamento, la maggioranza per la coesione e l’opposizione per il senso di responsabilità per avere rinunciato a ostruzionismi e per avere svolto l’attività emendativa che ha reso migliore lo strumento. Abbiamo scritto una bella pagina per il Parlamento siciliano».