Portare il teatro, il mondo dell’opera, “a domicilio”, anche lì dove nessuno si aspetterebbe di trovarlo. Nasce per questo il progetto “Bellini porte aperte”, presentato questa mattina nel foyer del Teatro dal sovrintendente Antonio Fiumefreddo che aveva accanto il presidente di una delle Municipalità-simbolo del disagio sociale a Catania, Giovanni Fodale di Monte Po, e il direttore degli allestimenti scenici del teatro, Riccardo Sturniolo.
L’obiettivo del progetto è proprio quello di far conoscere il mondo del teatro, e dell’opera in particolare, a tutte le fasce di pubblico, quelle che lo frequentano già ma non hanno mai avuto la possibilità di vedere un “dietro le quinte”, e quelle che non hanno mai avuto la possibilità di frequentarlo: “Rientra in quel concetto di teatro aperto a tutti, su cui sin dal primo giorno di incarico ho voluto improntare la mia attività al Teatro Massimo Bellini.
“Contiamo di portare il teatro anche lì dove c’è bisogno di socialità, di crescita civile, come nei quartieri periferici di Catania –ha concluso Fiumefreddo- per infondere un’abitudine al bello che serva anche da deterrente alla microcriminalità e alla rassegnazione. In questo senso vogliamo contribuire al prezioso e faticoso lavoro delle associazioni e delle istituzioni che operano sul territorio”.
Sin dai prossimi giorni verranno installati in luoghi pubblici, all’aperto o al chiuso, nei palazzi della cultura del centro di Catania come pure nei centri aggregativi dei quartieri della periferia, scenografie, costumi e attrezzeria degli allestimenti del “Bellini”. Verrà consentito ai ragazzi di partecipare ai laboratori di scenografia. Le installazioni saranno precedute da introduzioni musicali, una sorta di preludio di presentazione dell’opera cui si riferisce l’allestimento esposto.
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