ANIMO ROSOAZZURRO IMMUNE ALLE DISGRAZIE

Animo rossoazzurro immune alle disgrazie. Nonostante i laziali abbiano provato ad accorciare le distanze con un’improbabile semirovesciata di Diarra, il Catania conferma la propria supremazia allo stadio “Centro D’Italia – Manlio Scopigno”, portandosi a meno nove punti dalla Juve Stabia.

ANIMO ROSOAZZURRO IMMUNE ALLE DISGRAZIE

Animo rossoazzurro immune alle disgrazie. Ripartire dal Lazio: questo è l’obiettivo perseguito dalla città di Catania e dalla formazione rossoazzurra impegnata nel posticipo dell’ultimo match del girone d’andata contro il Rieti. Al “Centro D’Italia – Manlio Scopigno” Andrea Sottil schiera il 4-3-3, modulo vincente utilizzato nella gara precedente.

Con Matteo Pisseri tra i pali, quartetto difensivo composto da Luca Calapai, autore della rete del cinque a zero contro la Cavese, e Simone Ciancio sulle fasce, accompagnati dal duo titolare Aya-Silvestri. Spazio a Francesco Lodi che torna titolare sulla mediana, sostenuto da capitan Biagianti e Giuseppe Rizzo, mentre nel reparto offensivo confermati Kalifa Manneh, reduce da una doppietta inflitta ai campani al “Massimino”, ed Alessandro Marotta in posizione esterna d’attacco, a supporto del centravanti Davis Curiale.

Il Rieti di Ricardo Chèu scende in campo con il 4-3-2-1. Partono dal primo minuto i terzini Tomàs Dabo e Filippo Delli Carri, quest’ultimo in prestito dalla Juventus U-23. Difesa centrale affidata al capitano Nicolò Gigli e Gianluca Gualtieri davanti l’estremo difensore Davide Costa, mentre a centrocampo attenzione rivolta verso il tridente di interdizione formato dal mediano Boubakary Diarra, dal ventenne guineo Amara Konate e dall’ex Gavorrano Fabio Maistro. Sulla trequarti piena libertà alle ale Thomas Vasileiou e Matteo Cericola a sostegno di Cedric Gondo, unica punta schierata dal tecnico portoghese.

Nel corso dei primi quarantacinque minuti le due compagini si studiano a vicenda sulla metacampo, interpretando una serie di fraseggi poco propositivi funzionali a non concedere occasioni pericolose agli avversari. Al ventitreesimo minuto Aya, insidiatosi in area dalle retrovie, prova al volo una mezza rovesciata che, tuttavia, viene svirgolata verso l’alto, causando la facile presa di Costa.

Il Rieti risponde al trentaseiesimo con Maistro, il quale prova il tiro a giro su punizione che sfiora di poco la traversa. Il primo spavento per la formazione amarantoceleste giunge al minuto 37, quando Manneh scavalca Costa, in uscita sull’esterno gambiano, con un assist, rivolgendo la palla a Curiale che di testa insacca la palla in rete. Tuttavia il direttore di gara ferma il gioco per outside tra le proteste dei rossoazzurri.

Al rientro dagli spogliatoi, gli etnei intensificano il ritmo di gioco, rafforzando le fasi di dialogo tra la trequarti e il reparto d’attacco. I laziali si dimostrano insidiosi al minuto 57 quando Vasileiou confonde la difesa catanese e prova la conclusione in porta che viene smorzata da Aya in scivolata.

Il centrocampista cresciuto nelle giovanili della Fiorentina si dimostra pericoloso anche al sessantasettesimo con una velenosa punizione respinta in corner, e al minuto 73 quando colpisce clamorosamente la traversa di fronte a Pisseri ormai spiazzato, non regalando il vantaggio ai compagni.

Negli ultimi dieci minuti del match il Catania riesce finalmente a concretizzare ogni azione di pressing.

Dopo il sinistro di Llama, subentrato a Curiale, che si spegne di poco lontano dallo specchio della porta, all’ottantesimo Calapai tenta il sinistro e insacca il pallone sul secondo palo, punendo così una disattenzione della difesa amarantoceleste e chiudendo virtualmente la partita sul punteggio di uno a zero.

Nonostante i laziali abbiano provato ad accorciare le distanze con un’improbabile semirovesciata di Diarra, il Catania conferma la propria supremazia allo stadio “Centro D’Italia – Manlio Scopigno”, portandosi a meno nove punti dalla Juve Stabia e dando dimostrazione di quanto la Città, i catanesi e i rossoazzurri siano laureati a rialzarsi più forti di prima, non temendo nessuna disgrazia che possa compromettere l’identità etnea.

RIETI-CATANIA 0-1

RIETI (4-3-2-1): Costa; Dabo, Gualtieri, Gigli, Delli Carri; Diarra, Konate, Maistro; Vasileiou, Cericola; Gondo.

A disp. di Cheu: Chastre, Venancio, Tommasone, Papangelis, Todorov, Kean, Di Domenicantonio, Pepe, Criscuolo, Migliaccio, Demosthenous.

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Ciancio; Biagianti, Lodi, G.Rizzo; Manneh, Curiale, Marotta.

A disp. di Sottil: Pulidori, Esposito, Lovric, Scaglia, Angiulli, A. Rizzo, Llama, Mujkic, Brodic, Vassallo.

ARBITRO: Davide Miele (Torino)

MARCATORI: Calapai all’80’

AMMONIZIONI: Gondo (R), Aya (C), Esposito (C), Venancio (R), Pisseri (C)

RECUPERO: /; 4’ st.