DUBBI PER CONCORSO ARS, FORSE NULLO

Dubbi per concorso Ars, forse nullo. Allarme per il bando che riguarda l’assunzione di 11 consiglieri parlamentari all’Ars, interviene il segretario generale: «Obiezioni inconsistenti». Oltre alla commissione esaminatrice, Miccichè ha nominato se stesso presidente della stessa.

DUBBI PER CONCORSO ARS, FORSE NULLO

Dubbi per concorso Ars, forse nullo. Il bando per l’assunzione di 11 consiglieri parlamentari all’Ars potrebbe essere annullato. Questo è il timore che trapela fra gli esperti delle opposizioni al Palazzo dei Normanni dopo che il Presidente Gianfranco Miccichè ha nominato la Commissione esaminatrice che lui stesso presiederà.

Nel decreto di nomina della Commissione, la presidenza del Parlamento Siciliano potrebbe aver commesso un errore che rischierebbe di far dichiarare nullo il concorso. Infatti, i ricorsi  potrebbero fioccare dopo l’espletamento della prova o considerare nulla la stessa graduatoria.

Naturalmente tutto si potrebbe verificare con la presentazione di eventuali ricorsi ma è prevedibile che i candidati non idonei cerchino di far invalidare l’esame e certamente su tremila concorrenti per gli undici posti, sicuramente i ?mezzi di contestazione sono prevedibili.

La scelta di Miccichè di nominare se stesso quale presidente della Commissione potrebbe creare il ‘vulnus’ che invaliderebbe la prova. Il regolamento dei concorsi dell’Presidente Gianfranco Miccichè, infatti, è stato modificato rispetto al passato e prevede una procedura leggermente diversa.

Se prima era il presidente dell’Ars a presiedere d’ufficio la commissione, dal 2006 è stata cambiata la regola.

Il Presidente dell’Ars resta presidente di diritto della Commissione dei concorsi alle carriere dei Consiglieri Parlamentari (come stabilisce il comma 2 del medesimo articolo) ma non della commissione esaminatrice della prova per l’assunzione di nuovi consiglieri.

Il regolamento è inequivocabile (art 3 comma 1 del regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana – Serie speciale Concorsi – n. 16 del 24 novembre 2006 ): «La Commissione esaminatrice è nominata con decreto del Presidente dell’ARS ed è composta da due deputati con funzioni di Presidente e di Vice Presidente ovvero da un solo deputato e da tecnici esperti, non necessariamente docenti, nelle materie oggetto del concorso, anche interni all’Amministrazione. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo di quest’ultimo».

Dunque l’unico modo per avere il Presidente dell’Ars quale presidente della Commissione consiste in un decreto di auto nomina. Quindi Miccichè deve decretare che egli stesso è nominato presidente della Commissione.

Si tratta di una procedura anomala, ma possibile. Particolarmente, su questa procedura gli esperti dicono si possa nascondere il rischio degli eventuali ricorsi e dunque la possibile nullità della prova, non essendo previsto in nessun ordinamento che l’autorità nominante possa auto nominarsi. In realtà non è esplicitamente previsto neanche il contrario, ma sul tema i giuristi formulano pareri discordanti.