Katia Lupò espone alla Galleria Cavour. Fino al prossimo 30 maggio la Galleria Arte Cavour di Messina ospita la personale “Transiti” di Katia Lupò.
KATIA LUPÒ ESPONE ALLA GALLERIA CAVOUR
Katia Lupò espone alla Galleria Cavour. Fino al prossimo 30 maggio la Galleria Arte Cavour di Messina ospita la personale “Transiti” di Katia Lupò, inaugurata lo scorso 18 maggio, sotto il segno del dialogo fra il tempo interiore e i colori nello spazio.
La Lupò, artista messinese, è riuscita ad amalgamare la propria formazione matematica con la passione verso la pittura, unendole in un solo colore idoneo ad interpretare le tonalità che dimorano nei luoghi dell’anima.
«La mia formazione matematica e quindi rigorosa mi ha spinto a portare ordine tra macchie, schizzi e colate“.
L’espressione artistica di Katia Lupò inizia dal figurativo e arriva gradatamente alla pittura informale, prima riducendo i contorni, poi minimizzando le forme, fino a sostituire i colori alle figure, in un pentagramma di note estese ai movimenti dell’animo e della mente, ovvero i Transiti percorsi dentro e fuori di noi stessi.
Alla pittrice abbiamo chiesto, se dovesse tracciare una figura sulle sue tele, quale sceglierebbe.
La Lupò ci ha risposto: «Io già immagino e vedo figure nei miei lavori, anche se si tratta di pittura informale».
Il filo rosso che transita da una tela all’altra è il percorso interiore, che non può manifestarsi in una sola tonalità, perché assume i colori dell’esperienza vissuta nel confronto delle idee, piuttosto che nell’alternarsi delle sensazioni, così da tracciare il pentagramma emotivo con i colori.
Negli acrilici di Katia Lupò il colore diventa strumento ed insieme interprete dei transiti avvertiti lungo una linea, talora riconoscibile tra un colore e l’altro, come volesse segnare il passaggio fra status diversi, talora immaginaria, suggerita dall’orchestra dei colori scelti dall’artista.
Il rosso è vita e dolore, il blu è il mare, che non può mancare nelle tele dell’artista i cui occhi sono da sempre imbevuti dello Stretto di Messina, il calore caldo della terra è marrone brullo o sabbia fine, sinonimo di un approdo oppure di una partenza.
I transiti tracciati da Katia Lupò sono i passaggi interiorizzati, le migrazioni in ogni tempo, nel presente troppo spesso con le sembianze di nero lutto nel mare o verticali strisce nere, come varchi irregolari, sulla terra pareti di filo spinato.
La visione di questi transiti non può lasciare indifferenti, tanto da trovare l’eco nell’arte, che rimane linguaggio universale.
Dominga Carrubba
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