MALTRATTAMENTI CASA RIPOSO, TRE ARRESTI

Maltrattamenti casa riposo, tre arresti. Violenze, minacce e insulti ad anziani malati a Ragusa. Telecamere e microspie incastrano tre donne.

MALTRATTAMENTI CASA RIPOSO, TRE ARRESTI

Maltrattamenti casa riposo, tre arresti. Urla, schiaffi e vessazioni nei confronti di anziani ospiti di una struttura per anziani a Ragusa.

Scoperte all’interno della casa le percosse, spinte, insulti anche ai malati di Alzheimer.

Dopo un’indagine predisposta grazie a una denuncia, la squadra mobile di Ragusa ha notificato a tre donne, L.D. 41 anni, M.A.R. 63 anni e D.D. 31 anni, le misure del gip.

Le prime due vigilanti sono ai domiciliari, la terza ha l’obbligo di presentazione in questura. Sono accusate di maltrattamenti ad anziani.

La polizia ha installato telecamere e microspie nella struttura e ha ascoltato le richieste di aiuto delle vittime.

Emerge dall’indagine che una donna malata di Alzheimer voleva andare in bagno e per tutta risposta l’indomani mattina è stata insultata per aver disturbato il sonno di chi doveva assisterla;

e anccora, due delle indagate, commentando tra loro la notte appena trascorsa auguravano la sua morte perché dava fastidio.

Secondo la polizia di Stato, quotidianamente gli anziani venivano apostrofati in ogni modo: testa di m…, animale, capra e ancora “mi fai schifo”, “puzzi come una bestia”, “sei pazza, scema, incrasciata”;

o venivano minacciati: “cambiati o ti prendo a legnate”, “se non ti lavi ti prendo a schiaffi”, “muoviti che mi fai schifo o ti do uno schiaffo”, “io ti ammazzo”.

Insieme agli insulti vi erano violenze, schiaffi, spinte, strattonamenti, umiliazioni, addirittura una delle indagate si è sdraiata sopra un’ospite della struttura per non farla alzare.

Il capo della Mobile Antonino Ciavola spiega: «La Polizia assicura alla giustizia tre donne per un gravissimo reato ai danni di anziani indifesi»,

poi aggiunge: «questo grazie alla partecipazione di cittadini dal grande senso civico che hanno segnalato tempestivamente ciò che accadeva all’interno della casa di riposo»

Ciavola conclude dicendo: «Ancora una volta la sicurezza partecipata fornisce fondamentali elementi per poter individuare i responsabili di ignobili reati».