Salvini, anche a Siracusa insulti. Comizio di fuoco tra baci e santini con fischi e insulti per l’ultimo appuntamento elettorale di Salvini. Tensione e comizio interrotto continuamente dai contestatori. La polizia in tenuta antisommossa.
SALVINI, ANCHE A SIRACUSA INSULTI
Salvini, anche a Siracusa insulti. indossando caschi di protezione gli agenti di polizia in tenuta anti-sommossa hanno allontanato di qualche metro dal palco i manifestanti anti-Salvini.
In gran parte i contestatori erano giovanissimi. Dopo il bagno di insulti incassati a Catania il capo del carroccio si è spostato a Siracusa.
Forte tensione nell’ultima tappa elettorale siciliana della giornata, i contestatori hanno urlato slogan e insulti contro il ministro dell’Interno.
La folla ha esortato il leghista Salvini ad andare «fuori da Siracusa».
Lo speaker dal palco ha provato a contrastare con il microfono fischi e invettive.
Poi, con oltre un’ora di ritardo sul programma, il leader del carroccio è salito sul palco, in un caos generalizzato.
Salvini ironico rivolto ai contestatori, definiti «nostalgici della falce e del martello» ha detto: «Siete liberi di ospitare cento migranti a testa a casa vostra».
Il ministro ha concluso il suo comizio nella città arutusea mostrando il rosario stretto nel pugno e baciando un santino che gli è stato passato dal pubblico.
Sono quindi iniziati i selfie con i sostenitori sul palco. «Se fate i bravi li faccio anche con voi», ha detto ironico ai contestatori che a decine per tutto il discorso lo hanno coperto di insulti.
Lunghissima come al solito la fila di persone per la fotografia.
In piazza però sono rimaste decine di oppositori che hanno continuato a fischiarlo e a urlargli insulti. Ma Salvini ha risposto mandando baci a due mani.
La lunga contestazione è comunque rimasta pacifica, al pari del comportamento dei sostenitori di Salvini.
A separare i due gruppi, la polizia in tenuta antisommossa .
Sul palco per un selfie con il ministro dell’Interno sono saliti anche alcuni migranti africani.
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