Stop alle trivellazioni nel Canale di Sicilia. Chiediamo al Governo di intervenire respingendo immediatamente le nuove venti domande di concessione alle trivellazioni per nuove piattaforme petrolifere al vaglio del Ministero dello Sviluppo Economico e sulle quali la Regione non ha alcuna voce in capitolo. Occorre, inoltre, revocare subito l’autorizzazione a nuove ricerche petrolifere e di sostanze gassose. Lo ha dichiarato l’on. Roberto Commercio, deputato nazionale del Movimento per le Autonomie, intervenendo in merito alle notizie diffuse dalla stampa sulle nuove domande di concessione alle trivellazioni nel Canale di Sicilia.
La corsa all’oro nero che si sta verificando in Sicilia – ha sottolineato l’on. Commercio – rischia di avere conseguenze drammatiche in quanto non esiste alcuna garanzia certa di sicurezza contro possibili disastri ambientali come quello verificatosi nel Golfo del Messico. La Sicilia è terra ricca di paesaggi naturali che sono veri tesori e le coste sono un patrimonio collettivo che va salvaguardato da un possibile scempio”.
Il tema della salvaguardia ambientale si coniuga con la tutela della salute dei cittadini ed è troppo importante per essere lasciato alla mercé di logiche di mercato ? ha proseguito il parlamentare del Mpa – Occorre un monitoraggio diretto e continuativo di tutte le piattaforme offshore installate nel Canale di Sicilia, verificando i livelli di sicurezza nonché la qualità ed efficienza delle stesse e in tal senso proporrò all’Esecutivo di assumere iniziative legislative, esercitando la delega prevista dalla legge Marzano, per tutelare il territorio e salvaguardare i cittadini siciliani dai possibili rischi delle trivellazioni”.
“Il Governo – ha concluso il suo intervento l’on. Commercio – intervenga subito e, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge n.239 del 2004 (cosiddetta legge Marzano sull’energia) ne applichi i principi e coinvolga preventivamente le Regioni nel rilascio delle concessioni. Alla ripresa dei lavori parlamentari, invito il Governo a riferire in Parlamento sulla situazione che si sta determinando”.
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