Lega Pro, estendere Cassa integrazione

Lega Pro, estendere Cassa integrazione. Dopo la recente riunione del tavolo permanente sull'emergenza Covid-19 presieduto da Lega Pro, AIC e AIAC, i tre organi hanno esaminato la situazione economica del sistema della Serie C. Secondo quanto affermato in un comunicato ufficiale, i tre organi avrebbero concordato sulla proposta dell'ampliamento della Cassa integrazione ai tesserati con reddito inferiore a 50.000€ annui.

Lega Pro, estendere Cassa integrazione

Lega Pro, estendere Cassa integrazione. Nella giornata di ieri si è riunito il tavolo permanente composto da Lega Pro, AIC e AIAC per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Al centro dell’attenzione in riunione la crisi in cui riversa il sistema economico della Serie C, tenendo conto conseguenze più marcate in futuro.

In particolare gli organi riuniti avrebbero concordato sulla concessione della Cassa integrazione anche ai calciatori con un reddito inferiore a 50.000€ annui.

Infatti la suddetta categoria di tesserati avrebbe subito gli effetti negativi della crisi da Covid-19 in maniera più consistente.

A tal proposito Lega Pro, AIC e AIAC sarebbero pronti a proporre questa decisione alle Autorità governative così da attenuare i danni provocati dalla pandemia.

La notizia è stata resa nota attraverso un comunicato ufficiale sul sito della Lega Pro.

Questo il comunicato:

“Dalla riunione è emersa la chiara consapevolezza di tutte le parti dell’aggravarsi dello situazione economico-finanziaria che lo stato d’emergenza sta comportando”.

“In particolare si è riflettuto sulla specificità delle problematiche sanitarie, economiche e gestionali che il mondo Serie C sarà costretto ad affrontare”.

“Si è ribadito il comune obiettivo e la disponibilità di tutte le componenti di salvare il sistema nell’immediato,

ma anche e soprattutto in un’ottica di medio-lungo periodo dove, come si evince dallo studio d’impatto presentato da Lega Pro,

i danni cagionati dalla crisi COVID-19 emergeranno in maniera più evidente”.

Esaminata la condizione economica del sistema della Serie C:

“Le parti si sono concentrate nell’analizzare la situazione dei tesserati che percepiscono un reddito inferiore ai 50.000 euro annui,

ed hanno assunto il comune impegno, valutata la specificità della serie C, di tutelare in particolar modo tali fasce di tesserati che la crisi ha colpito maggiormente,

consci della sensibilità che per tale situazione hanno anche la Federazione e le altre componenti del sistema”.

La soluzione emersa per fronteggiare l’emergenza:

“Per tali ragioni hanno convenuto di lanciare un accorato appello al Governo ed al Parlamento affinchè si riesca in tempi rapidi ad intervenire in due direzioni:

da un lato attraverso la concessione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per i tesserati sotto i 50.000 euro di reddito annuo,

strumento assolutamente necessario ed indifferibile in questo momento,

e dall’altro attraverso l’introduzione di strumenti ad hoc che consentano ai club di sopperire alla carenza di liquidità ed ai danni cagionati dal maledetto virus”.

Prosegue il comunicato:

“E’ altresì emerso che la realtà che vivono i club ed i tesserati di Lega Pro consentirà comunque di trovare la migliore soluzione,

per tentare di risolvere le differenti problematiche delle singole realtà,

ferma restando la necessità di un continuo coordinamento tra Lega, Società e Associazioni di categoria al fine di fornire il necessario supporto per preservare il sistema”.

E conclude:

“Il proficuo e costante lavoro del tavolo continuerà quindi con riunioni tra le parti,

al fine di avere un continuo confronto per verificare lo stato dell’arte ed essere di sostegno ai club ed ai tesserati”.

Non sono mancate le dichiarazioni di Francesco Ghirelli, il quale ha ribadito i caratteri di urgenza e rapidità da mettere in pratica per affrontare la crisi.

Inoltre, secondo il presidente della Lega Pro, avrebbe altrettanto importanza lo spirito di collettività assunto con AIC e AIAC.

Queste le sue parole:

“La tragedia che il maledetto virus ci sta provocando doveva e deve essere affrontata insieme, per questo l’unita‘ con l’Aic e l’Aiac è un fatto di straordinario valore”.

“Interrompe una deriva che rischiava di far apparire il calcio incapace di trovarsi unito anche quando la casa crolla inesorabilmente”.

Continua Ghirelli:

“La consapevolezza di una crisi inedita e della specificità della Serie C ci ha consentito un comune sentire:

salvare il sistema e rappresentare insieme alla Autorità di governo, ad iniziare dal ministro Vincenzo Spadafora, l’urgenza degli interventi che ci consentano di rimediare i danni”.

E puntualizza:

“Non abbiamo molto tempo, dobbiamo nell’immediato avere “un po’ di benzina”, acquisire subito e poter utilizzare gli ammortizzatori sociali”.

“Con Aic ed Aiac c’è l’impegno di tutelare le fasce deboli e più esposte degli atleti e dei tecnici“.

“Si lavora sul territorio, è la scelta migliore. Questo ci impone la profondità della crisi”.

Ringraziando il Comitato di crisi Covid-19, Ghirelli conclude:

“In ogni club la conoscenza dei problemi è più profonda e più diretta, si conoscono”.

“Il tavolo di coordinamento resta in piedi, è come se avessimo dato vita ad un Comitato di crisi”.

“Oggi, siamo, tutti, un po’ più credibili e i grandi sacrifici possiamo soffrirli, ma con la consapevolezza che ci proviamo INSIEME”.