Scioperano 38 lavoratori Ikea Catania

Scioperano 38 lavoratori Ikea Catania. I sindacati: «Assunto personale esterno e disattesi gli accordi. Ridotto uno stipendio che già era da fame».

Scioperano 38 lavoratori Ikea Catania

Scioperano 38 lavoratori Ikea Catania. I dipendenti part time della nota azienda svedese, attivi grazie all’appalto dei servizi di cleaning,

servizi generali e area food presso il punto vendita etneo, dal 24 settembre sono in stato di agitazione.

I lavoratori Filcams Cgil e Uiltucs Uil di Catania nei i giorni 1-2 e 3 ottobre incroceranno le braccia con manifestazione e sit-in davanti al centro commerciale di Catania dalle 9.30 alle 18.

I dipendenti sono inquadrati con orari che oscillano dalle 15 alle 25 ore settimanali, solo due operano con il regime di 36 e 40 ore.

Il servizio è gestito dalla Cooperativa “Ideal Service Soc. Coop”, che ha preso servizio lo scorso 1 luglio.

I delegati Filcams Cgil e Uiltucs Uil in merito alla vicenda commentano:

«Come in tutti gli appalti di servizi le ore vengono tagliate e i lavoratori si vedono ridurre il loro salario nonostante sia già da fame».

I rappresentanti sindacali aggiungono:

«Per di più si assiste a un atteggiamento padronale della cooperativa poiché è stato assunto altro personale condannando alla precarietà quello già in servizio».

Poi chiosano:

«Chiediamo serietà e la chiediamo in primis a Ikea”.

Nell’ambito del cambio appalto la società ha anticipato una riduzione del 20% dell’orario di lavoro e dopo una lunga trattativa le parti erano giunte a un accordo.

Infatti l’intesa prevedeva una riduzione del 13% con decorrenza dall’1 ottobre.

I lavoratori hanno preso servizio il 1º luglio con orario normale e le parti avevano raggiunto un impegno dove, come da accordo, in caso di lavoro straordinario continuativo e strutturale,

la società avrebbe rivisto i contratti dei lavoratori evitando la prospettata riduzione dell’orario di lavoro.

Spiegano i delegati sindacali nella nota:

«Invece nell’ultimo incontro del 23 settembre di fronte all’evidente mole di lavoro straordinario la società si è dichiarata indisponibile a rivedere i contratti in modo definitivo,

e questo nonostante abbiano assunto anche personale esterno all’appalto».

Infine concludono:

«Con lo sciopero e col blocco degli straordinari ne risentirà il servizio di igiene e la sanificazione, servizio basilare in questa fase di emergenza sanitaria».