Si è concluso sabato scorso, 11 settembre, a Vizzini il segmento spettacoli dell’Anno Verghiano 2010, promosso dalla Provincia Regionale di Catania in collaborazione con la Regione Sicilia, i Comuni di Vizzini, Acicastello e Bronte, la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Catania, l’Accademia di Belle Arti di Catania, l’Istituto musicale “Pietro Vinci” di Caltagirone, il Museo Verga, la Fondazione Verga, il Parco Letterario di Vizzini, l’Istituto Siciliano di Storia dello Spettacolo.
Due le iniziative che si sono svolte nella città natale di Giovanni Verga. Nel pomeriggio si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’antico Castello medievale di Vizzini, eretto nel XII secolo nel quartiere Matrice ed oggetto di un’importante opera di recupero. L’ex carcere mandamentale è stato infatti trasformato in Centro direzionale culturale del Parco letterario verghiano grazie ad un cofinanziamento che ha sfruttato i fondi strutturali POR 2000-2006 – Pit “Le economie del turismo calatino sud Simeto”. Un intervento costato circa un milione e seicentomila euro.
A tagliare il nastro inaugurale sono stati il sindaco di Vizzini, Vito Cortese, con il vice Marco Aurelio Sinatra; il vice presidente della Provincia Regionale di Catania, Nello Catalano; gli onorevoli Giovanni Burtone e Concetta Raia; il sindaco di Militello, Antonio Lo Presti. Presente per l’importante occasione anche l’assessore regionale delle risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci.
“Sono particolarmente soddisfatto nel vedere quest’opera portata a definizione e riconsegnata non soltanto agli abitanti di Vizzini ma ad un ampio comprensorio e a tutta l’identità siciliana – ha spiegato Bufardeci–. Questo è un luogo identitario della Sicilia e della cultura siciliana. Siamo orgogliosi anche di poter ribadire in questa occasione che la Sicilia è sempre stata capace di grandi intelligenze, grandi uomini, come è stato Giovanni Verga. Mi auguro che l’esempio virtuoso di Vizzini possa essere imitato anche da altri centri e che questo luogo possa essere sede di tanti altri momenti importanti, non soltanto dal punto di vista dell’incontro e dell’aggregazione ma anche da quello delle manifestazioni di carattere culturale”.
Particolarmente felice il primo cittadino: “Si tratta di un recupero importante per un’opera che è stata per moltissimi anni trascurata e non tenuta nella giusta considerazione. Siamo riusciti con un Pit a recuperarla e, come può notarsi, è una struttura straordinaria che sicuramente arricchisce non solo Vizzini ma tutto il Calatino. Noi vorremmo fare di questo Castello un’Accademia di belle arti che continui la specializzazione sulla ceramica del calatino e, per realizzare questa iniziativa straordinaria, chiediamo all’assessore Catalano, di mostrare ancora la sensibilità dimostrata finora nei confronti dei problemi posti dalla cultura e dalla storia dei paesi che ne hanno fatto richiesta”.
Un invito subito accolto dal vice presidente della Provincia: “Viene restituito alla comunità di Vizzini, al Calatino, a tutta la Provincia e alla Regione un sito di straordinario interesse culturale, che va adesso valorizzato, anche attraverso le attività culturali che vi possono essere svolte all’interno. Mi pare che l’idea lanciata dal sindaco, quella cioè di ospitare qui un segmento dell’Accademia di belle arti, sia assolutamente condivisibile”. Lo stesso assessore provinciale alle Politiche culturali traccia quindi un bilancio delle Verghiane 2010: “L’Amministrazione provinciale quest’anno ha ritenuto di mettere insieme tutte le risorse dei Comuni che ogni anno mettono in campo momenti verghiani; si è puntato soprattutto su Vizzini, perché ha una storia e una tradizione prevalente rispetto all’argomento Verga, ma si sono coinvolti anche altri centri importanti come quelli di Acitrezza e Bronte. E’ nata così una splendida edizione dell’Anno Verghiano”.
La serata si è conclusa al Nuovo Teatro Greco con il concerto “Sotto il cielo di Cavalleria”, un omaggio al verismo musicale e naturalmente a Giovanni Verga. Protagonisti indiscussi la Belcanto Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Maurizio Ciampi, il baritono Giovanni Bellavia (insignito di una targa), il soprano Amarilli Nizza e il tenore Nicola Martinucci, ai quali è stato consegnato il prestigioso premio “Civetta d’oro”, istituito nel 1965 e nel cui album d’oro è presente anche Leonardo Sciascia.
Ad aprire il concerto è stato il “Prologo” dei Pagliacci, considerato unanimemente il manifesto programmatico della “giovane scuola” operistica, che per l’appunto si ispirava “al vero”. Omaggio tributato, tra gli altri, anche a Pietro Mascagni e alla sua “Cavalleria Rusticana”, il cui immediato e clamoroso successo nel 1890 portò alla ribalta un pullulare di opere dalle forti tinte drammatiche, con ambientazione popolare e plebea.
Particolarmente gradito l’intervento dell’on. Gianfranco Miccichè, che ha assistito alla manifestazione e che ha speso parole di apprezzamento nei confronti dei protagonisti e dell’incantevole scenario. Il Sottosegretario ha ricordato inoltre che proprio sulla musica di “Cavalleria rusticana” è stata allestita nel 2007, al cospetto del Presidente Napolitano, la cerimonia di apertura del Portone del Palazzo dei Normanni.
“Iniziative di straordinario livello come questa – ha concluso – non possono che essere fortemente volute e sostenute: ci troviamo di fronte a dei veri e propri punti di riferimento per tutto il mondo”. La serata è stata presentata da Enrico Stinchelli e Anna Pavone.
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