Ylenia Bonavera muore al Garibaldi di Catania. Il fidanzato nel 2017 tentò di bruciarla viva a Messina. È arrivata in ospedale in gravi condizioni, sospetta overdose.
Ylenia Bonavera muore al Garibaldi di Catania
Ylenia Bonavera muore al Garibaldi di Catania. Si tratta della ragazza messinese di 26 anni che il fidanzato Alessio Mantineo tentò di bruciare viva nel 2017 alle “Case Gialle” a Messina.
La ventiseienne aveva una ferita di arma da taglio all’altezza di una clavicola, ma gli investigatori escludono che sia questa la causa della morte.
La giovane è giunta in ospedale sotto l’effetto di alcol e droga.
Un primo esame cadaverico ha evidenziato che oltre alla ferita d’arma da taglio a una spalla, una sospetta overdose.
Un amico la ha accompagnata in ospedale, dove sarebbe giunta in condizioni già gravi.
Gli investigatori della squadra mobile etnea hanno ascoltato le dichiarazioni dell’uomo.
Ylenia Bonavera viveva a Catania e, secondo quanto accertato, non aveva un lavoro.
Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire minuziosamente le frequentazioni della vittima.
Tre anni fa l’ex fidanzato della donna aveva tentato di ucciderla cospargendola di benzina e provocandole ustioni nel 13 per cento del corpo.
In un secondo momento la ragazza aveva ritrattato, dicendo che non era stato Mantineo a darle fuoco,
ma durante il processo emersero responsabilità dello stesso, grazie alle indagini della polizia.
Mantineo fu condannato nel 2018 a 12 anni per tentato omicidio, pena che nel gennaio dello scorso anno è stata ridotta a 10 anni.
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