“Autonomia a partire dai Comuni” si intitolava la tavola rotonda. Ma in realtà il convitato di pietra era l’ente provincia, in attesa di sparire, e quello che dovranno fare i sindaci preparandosi ad affrontare da una parte il federalismo fiscale e dall’altra la crisi economica.
Dopo il saluto dell’on. Carmelo Lo Monte, vice presidente del gruppo parlamentare Misto-Mpa, secondo il quale “Il Governatore Lombardo sta offrendo una grande opportunità partendo dalla soppressione degli Enti provinciali occorrono comportamenti virtuosi e i Comuni devono intestarsi investimenti produttivi, far crescere progetti, altrimenti si rischia il tracollo, con l’arrivo del Federalismo”.
Per il sindaco di Melilli e presidente della consulta enti locali Mpa Giuseppe Sorbello: “il Comune è la cellula più piccola ma più importante dell’intera Regione, la sentinella dei bisogni e delle peculiarità di un territorio, e questa sera vogliamo lanciare l’idea di un decalogo dell’Amministratore comunale”.
E tra i relatori anche altri tre primi cittadini: Giancarlo Campisi, sindaco di Piraino, con il decalogo del sindaco autonomista, il sindaco di Trabia Francesco Bondì che ha incentrato il proprio intervento sul federalismo fiscale, stilando un vero e proprio vademecum di sopravivenza di un Comune, Anthony Emanuele Barbagallo sindaco di Pedara che ha parlato di vera autonomia attraverso gli strumenti legislativi.
A questi poi s’è aggiunto il contributo del capo gabinetto dell’Assessorato Regionale alle autonomie locali e funzione pubblica Tatiana Agelao, che auspica maggiore responsabilità dei Sindaci nell’impiego delle risorse. Quello di Pietrangelo Grimaudo, dell’Università di Messina, di Francesco Pira, sociologo della comunicazione e Commissario Provinciale Mpa di Agrigento, che ha parlato di rapporto tra moralità e politica, annunciando due giornate di formazione, una a Messina e una a Trapani, e di Dario Privitera, consigliere comunale di Gravina e coordinatore provinciale dei giovani amministratori Mpa, che ha sottolineato la necessità di dare un più importante ruolo ai giovani amministratori attraverso opportunità di crescita sul campo.
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