Calcio Catania, rush finale fra Sigi e Agenzia delle Entrate

L'avvocato Giovanni Ferraù resta fiducioso : "La prossima settimana deve essere LA settimana, basta più attese!".

Calcio Catania, rush finale fra SIGI e Agenzia delle Entrate

Calcio Catania, rush finale fra Sigi e Agenzia delle Entrate. La SIGI Spa deposita le ultime documentazioni necessarie inerenti all'azzeramento del debito con l'erario dopo l'incontro con il direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Calcio Catania, rush finale fra Sigi e Agenzia delle Entrate

Calcio Catania, rush finale fra Sigi e Agenzia delle Entrate. In casa Catania proseguono i lavori della SIGI Spa relativi al debito con l’Agenzia delle Entrate da dilazionare,

un’operazione chiave ai fini del closing con l’imprenditore italo-americano Joe Tacopina,

pronto ad acquisire il 100% delle quote del club di via Magenta verso la fatidica data di domenica 25 aprile.

A tal proposito, dopo un recente incontro fra l’avvocato Giovanni Ferraù, presidente della stessa SIGI Spa,

e il direttore dell’Agenzia delle Entrate,

nelle ultime ore l’attuale proprietà del Calcio Catania avrebbe presentato le ultime documentazioni richieste,

dovendosi dunque adesso attendere un successivo riscontro da parte della stessa Agenzia delle Entrate,

riscontro che potrebbe avvenire a partire dalla prossima settimana.

Grande ottimismo sulla questione del debito con l’erario è stato manifestato anche dall’avvocato Ferraù,

il quale su Facebook ha pubblicato un post in cui si augura una velocizzazione degli step in vista del closing con Tacopina.

Questo il post di Giovanni Ferraù:

“Da svariati anni una società di capitale non paga alcuna imposta e tassa, salvo il minimo necessario per proseguire la sua attività”.

“Ad un certo punto, a luglio 2020, si era ad un passo dal fallimento. Tutti avrebbero perso tutto. Tutti avrebbero preso zero euro”.

“Da otto mesi, la stessa società, salvata dal fallimento (insieme a tutti i creditori insoddisfatti), ha la possibilità concreta di pagare le imposte,

e le tasse mai pagate e con essa l’opportunità di rilanciare non una società ma la società catanese”.

Puntualizza Ferraù:

“Dall’altra parte, dopo il silenzio degli ultimi anni, dopo che a luglio avrebbero perso tutto, oggi si pongono una serie di interrogativi,

richiedendo documenti su documenti, sollevando problemi su problemi”.

E prosegue:

“La sensibilizzazione di un’intera città, la possibilità di un rilancio cittadino, l’opportunità di far girare l’economia locale con importanti investitori?”.

“Perdere un’occasione del genere sarebbe insopportabile”.

Conclude Ferraù:

“Restiamo fiduciosi e speranzosi ma preoccupati dai tempi”.

“Non ci arrendiamo e andiamo avanti, oggi, subito, senza perdere tempo (mai perso)!”.

“La prossima settimana deve essere LA settimana, basta più attese!”.

Infine chiosa:

“Noi siamo il Calcio Catania e siamo sicuri che “oltre” ci aspetta un futuro glorioso!”.

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