Covid in Sicilia aumentano i casi, Gimbe «quarta ondata»

Covid in Sicilia aumentano i casi, Gimbe «quarta ondata». Lo rileva uno studio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 21-27 luglio 2021.

Covid in Sicilia aumentano i casi, Gimbe «quarta ondata»

Covid in Sicilia aumentano i casi, Gimbe «quarta ondata». Monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 21-27 luglio 2021.

Secondo un recente studio Gimbe, dai contagi ai decessi, passando per i ricoveri cresce l’epidemia e:

«di fatto siamo entrati nella quarta ondata».

Dopo 15 settimane di calo, tornano a salire le vittime: 111 nell’ultima settimana, sono state il 46% in più rispetto ai 76 della settimana precedente.

Lo rileva uno studio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 21-27 luglio 2021.

Il monitoraggio rileva un incremento settimanale del 64,8% di nuovi casi (31.963 rispetto 19.390), un aumento del 42,9% di persone in isolamento (68.510 rispetto a 47.951).

Rileva un aumento del 34,9% di ricoveri con sintomi (1.611 rispetto a 1.194) e del 14,5% delle terapie intensive.

In tutte le regioni, eccetto il Molise, si individua un incremento percentuale dei nuovi casi e in 40 province l’incidenza supera i 50 casi per 100.000 abitanti.

Tre province fanno registrare oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (272), Cagliari (257) e Ragusa (193).

In Sicilia, in particolare, nella settimana 21-27 luglio, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (175).

Si evidenzia un aumento dei nuovi contagi (33,2%) rispetto alla settimana precedente.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19 (rispettivamente 8% e 5%).

Ecco le province siciliane che presentano oltre 50 nuovi casi per 100.000 abitanti nell’ultima settimana: Agrigento 128; Caltanissetta 272; Enna 79; Ragusa 193; Siracusa 53 e Trapani 57.

La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale raggiunge il 48,2% (media Italia 52,3%) a cui aggiungere un ulteriore 9,3% (media Italia 11,3%) solo con prima dose.

Gli over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 79,9% (media Italia 92%) a cui aggiungere un ulteriore 3,8% (media Italia 2,7%) solo con prima dose.

La popolazione 70-79 anni che ha completato il ciclo vaccinale è il 75,9% (media Italia 84,5%) a cui aggiungere un ulteriore 5,9% (media Italia 4,7%) solo con prima dose.

Quella nella fascia di età 60-69 anni che ha completato il ciclo vaccinale è il 68,9% (media Italia 74,6%) a cui aggiungere un ulteriore 8% (media Italia 9,5%) solo con prima dose.

La popolazione over 60 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è il 19,9% (media Italia 11,5%).

Quella nella fascia di età 12-19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è il 65,9% (media Italia 68,5%).

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, dichiara che Il virus in Italia:

«circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati».

Infine conclude Cartabellotta:

«a causa dell’insufficiente attività di testing e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti, reso sempre più difficile dall’aumento dei positivi».

A fronte di un’impennata del rapporto positivi/persone testate (dall’1,8% della settimana 30 giugno-6 luglio al 9,1% di quella 21-27 luglio) la media dei nuovi casi ha subito una flessione nell’ultima settimana.

Si conferma infine un lieve incremento dei ricoveri che documenta l’impatto ospedaliero della variante delta:

il numero di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 1.611 del 27 luglio.

Quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 189 del 27 luglio, anche se le percentuali rimangono basse,

e riguardano tutte le regioni che registrano molto valori inferiori al 15% per l’area medica e al 10% per l’area critica.