Aziende zootecniche in Sicilia, rischio chiusura

Aziende zootecniche in Sicilia, rischio chiusura. Costi di produzione elevatissimi, circa 1.600 ditte rischiano il tracollo per stop assistenza tecnica.

Aziende zootecniche in Sicilia, rischio chiusura

Aziende zootecniche in Sicilia, rischio chiusura. Circa 1.600 aziende zootecniche già a rischio chiusura a causa dei costi di produzione elevatissimi.

Le ditte siciliane rischiano di chiudere per l’ennesima mazzata determinata dallo stop dell’assistenza tecnica.

Marilina Barreca, presidente della Federazione allevatori Sicilia (Fas) lancia l’allarme con riferimento all’impugnativa per illegittimità costituzionale,

da parte dell’avvocatura dello Stato degli articoli dell’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Siciliana.

Gli articoli dell’esercizio provvisorio impugnati sono relativi all’assistenza tecnica ad allevatori e del programma ministeriale dei controlli dell’attitudine produttiva latte e carne.

Si tratta proprio dei servizi dati dall’istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia.

Marilina Barreca sottolinea:

«Questo provvedimento arriva in un periodo in cui gli allevatori subiscono l’aumento dei costi di oltre 100 per cento,

non hanno la giusta remunerazione per le produzioni, primo tra tutti il latte che continua ad essere pagato al di sotto di quanto costano mangimi e luce,

e altre materie prime indispensabili per produrlo e non mettere i sigilli alle loro aziende».

Aggiunge la Barreca:

«Dopo anni, gli allevatori siciliani stavano avendo nuovamente quell’indispensabile supporto non solo per mantenere sano il patrimonio zootecnico regionale,

ma anche per avere una posizione nel mercato nazionale grazie ad un importante lavoro fatto sulla genetica».

Avverte la presidente della Federazione allevatori Sicilia:

«La bocciatura significa che i tecnici dell’istituto prendono lo stipendio né rimborsi e ciò ha determinato lo stop del percorso virtuoso intrapreso».

Continua la responsabile degli allevatori Siciliani:

«Se continua questo stallo si perderanno dei lavoratori capaci che conoscono il territorio, le imprese e gli aspetti legati alla loro crescita.

Conclude infine la Barreca:

«Noi siamo disponibili a un incontro con le istituzioni e con i tecnici. Ci sono soluzioni idonee per il superamento dell’attuale criticità ed evitare l’ennesima interruzione».