Aggrediscono ragazzo in monopattino a Catania, denunciati. Identificati i due autori dell'episodio di violenza diventato virale sui social.
Aggrediscono ragazzo in monopattino a Catania, denunciati
Aggrediscono ragazzo in monopattino a Catania, denunciati. Identificati e denunciati per lesioni aggravate dai carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante.
Si tratta di due diciassettenni che 7 giorni fa a bordo di uno scooter hanno aggredito un 23enne facendolo cadere, con una spinta volontaria.
Il deplorevole gesto ripreso con un cellulare dal passeggero di un altro scooter e il video, pubblicato su un social network.
Il filmato è diventato in brevissimo tempo “virale”, con centinaia di migliaia di visualizzazioni.
I militari dell’Arma, coordinati dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Catania, sono giunti alla loro identificazione anche grazie all’analisi di vari sistemi di videosorveglianza.
Le immagini delle telecamere pubbliche e private posizionate nella zona dell’aggressione hanno contribuito alle indagini e anche il monitoraggio della rete internet e di numerosi profili social.
Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso ai carabinieri di trovare e sequestrare i capi d’abbigliamento e il casco indossati dai due ragazzi la sera dell’episodio.
Sequestrato anche lo scooter sul quale viaggiavano che è la tesi dell’accusa, il quale era:
«già stato parzialmente smontato e privato della carrozzeria bianca nel tentativo di ostacolarne l’individuazione e il riconoscimento».
Ai due 17enni, inoltre, sequestrati i telefoni cellulari sui quali saranno eseguiti accertamenti tecnici.
Le indagini sono in corso per risalire agli altri componenti del gruppo, composto da altri sei ragazzi a bordo di tre scooter.
Accertamenti, sottolinea la Procura per minorenni di Catania:
«anche e soprattutto per delineare, approfonditamente, il profilo della loro condotta finalizzata a esaltare gesti di illegalità e dal profondo disvalore sociale attraverso l’indiscriminata pubblicazione di video sui social network».
Inoltre, al vaglio della magistratura:
«l’adozione di ulteriori provvedimenti anche di natura civile nei confronti dei due minorenni denunciati».
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