«La provincia di Catania ha fame di lavoro, un lavoro che riprenda il posto centrale che gli spetta in società, contando sulla sinergia di forze e strumenti messi in campo dal Movimento cristiano dei lavoratori e dagli altri enti coinvolti, che hanno partecipato attivamente al congresso di oggi». Con queste parole il presidente provinciale Mcl (Movimento cristiano dei lavoratori) Marco Belluardo ha aperto i lavori del congresso “Primato del lavoro, partecipazione, responsabilità”, che si è svolto stamattina – 7 novembre – riunendo i principali rappresentanti di categoria, alla presenza di Nicolò Papa, componente della presidenza nazionale Mcl, del presidente regionale Mcl Giuseppe Liga, del segretario provinciale della Cisl etnea Alfio Giulio, del presidente della Confcooperative – Unione provinciale di Catania Gaetano Mancini e di Don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio pastorale per i Problemi Sociali e del Lavoro della Diocesi di Catania.
Primato dell’uomo e centralità del lavoro per incrementare il motore dell’economia: questi i principi emersi dal dibattito, a cui fare riferimento per contribuire concretamente al superamento di l’empasse economico che colpisce non solo la Sicilia ma l’intero Paese: Mcl intende «partecipare e collaborare – ha sottolineato Papa – per superare l’equilibrio economico precario di oggi e raggiungere un equilibrio stabile, basato sulla corrispondenza tra i salari e i consumi, in mancanza della quale oggi molte famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese».
I punti di partenza devono essere la collaborazione, l’impegno del Terzo Settore, la trasformazione e l’avanzamento per costruire un blocco sociale che orienti una stagione di riforme: «sviluppare una politica antisismica a Catania che assicurerebbe sicurezza e occupazione e potenziare il motore turistico – ha sottolineato Mancini – potrebbero essere alcune concrete proposte da realizzare».
E nell’ottica del recupero della dimensione etica e religiosa dell’essere umano e della famiglia, Belluardo ha sottolineato la necessità di rivalutare la domenica, non come giorno lavorativo «ma come occasione di raccoglimento per le famiglie e per dedicarsi al culto. Da tempo il Movimento cristiano lavoratori si batte per questo; come assessore comunale alla Famiglia non posso che appoggiare questa idea, già portata avanti dallo stesso Pier Ferdinando Casini con una raccolta di firme che ha trovato immediato riscontro».
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